Non c’erano droni o aerei in volo al momento dell’esplosione nella base militare nell’Iraq centrale che ospita truppe
dell’esercito ed ex paramilitari filo-iraniani di Hachd al-Chaabi, integrati nelle forze regolari irachene. Lo ha fatto
sapere il governo iracheno dopo che la Resistenza islamica del Paese aveva parlato di un ‘bombardamento’ e Tel Aviv e Washington avevano negato ogni coinvolgimento. Fonti della sicurezza hanno precisato che nel raid si contano “un morto e otto feriti” tra le forze della base.
La Resistenza Islamica dell’Iraq aveva annunciato di aver lanciato droni contro la città israeliana di Eliat in risposta “alla violazione della sovranità irachena da parte del nemico sionista”. In un video diffuso sui social – e rilanciato da numerosi media – la Resistenza Islamica in Iraq ha annunciato di aver lanciato alcuni droni contro “un obiettivo
vitale” . “L’attacco – afferma il gruppo che riunisce una serie di forze irachene filo-iraniane – è la risposta alla violazione
della sovranità irachena da parte del nemico sionista e al suo attacco contro le Forze di Mobilitazione Popolare irachene (Pmf)”.
Stefania Losito