I sindacati: “Gesto gravissimo, a rischio centinaia di posti di lavoro”
Acciaierie d’Italia ha reso noto alle organizzazioni sindacali che da lunedì prossimo nello stabilimento siderurgico di Taranto sono sospese le attività di 145 imprese appaltatrici. Lo riferiscono il segretario nazionale Fim Cisl, Valerio D’Alo’, e il segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto-Brindisi, Biagio Prisciano, aggiungendo che “la sospensione è a tempo indeterminato” e che “si tratta di un gesto gravissimo che mette a rischio centinaia di posti di lavoro. La ricaduta occupazionale sarà massiccia”.
“Se Acciaierie d’Italia e l’amministratore delegato Lucia Morselli – osservano i due sindacalisti – pensano di utilizzare questa situazione per premere sul governo e cercare di ottenere le risorse del miliardo di euro del Decreto Aiuti, hanno sbagliato i conti e vedranno l’opposizione del sindacato. E’ davvero singolare che questa stretta dell’azienda arrivi a poche ore dall’incontro che lunedì Fim, Fiom e Uilm avranno a Taranto con i parlamentari sulla situazione dell’ex Ilva”.
Nella lettera inviata alle aziende dell’appalto, Acciaierie d’Italia parla di “sopraggiunte e superiori circostanze” che “inducono a comunicarvi, con particolare rammarico, la necessità di sospendere le attività oggetto degli ordini nella rispettiva interezza”. La società sollecita le ditte dell’appalto a liberare i cantieri “entro lunedì 14 novembre”, precisando “che, decorso tale termine, sarà inibito ogni accesso in stabilimento”. “Confermiamo – spiega infine Acciaierie- l’interesse alla prosecuzione delle attività e delle opere appaltate e a tale riguardo sarà nostra cura comunicarvi ogni utile aggiornamento non appena possibile”.
Michela Lopez