I lavoratori dell’ex Ilva di Taranto sono a favore della nazionalizzazione della fabbrica. E’ questo il responso del referendum interno indetto dai sindacati. Il 98,5% degli interpellati ha chiesto l’estromissione di Arcelor Mittal dalla compagine societaria. Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha così commentato l’esito: solo lo Stato può garantire investimenti. Intanto, per protestare contro l’ultimo decreto, una delegazione sindacale ha istituito un presidio a Roma, nelle vicinanze di Montecitorio. Il 17 gennaio, gli ambientalisti manifesteranno all’esterno della Prefettura di Taranto. Non solo la gestione dell’acciaieria, sono contrari anche all’ipotesi rigassificatore galleggiante.
Michele Paldera