Inizia un nuovo avvincente capitolo per l’Ex Ilva. Sono ufficialmente due le offerte giunte per l’acquisto di tutti i complessi aziendali dell’acciaieria. In gara ci sono due fondi americani: Flacks Group, e Bedrock Industries. La conferma è arrivata anche dai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e Ilva che ora esamineranno le proposte. La procedura di gara rimane comunque aperta, fanno sapere i commissari. Il che significa che altri soggetti interessati potranno presentare una loro offerta purché migliorativa rispetto a quelle già pervenute. La prima proposta giunta è stata quella di Flacks Group, fondo con sede a Miami, che ha depositato un’offerta vincolante offrendo 1 euro per rilevare l’acciaieria. Il gruppo parla di investimenti per 5 miliardi di euro per il risanamento e vorrebbe portare la produzione a 4 milioni di tonnellate l’anno, garantendo 8.500 posti di lavoro. Secondo l’intento del gruppo, il governo italiano manterrebbe una quota del 40%, che Flacks acquisterebbe poi in futuro per una cifra compresa tra 500 milioni e 1 miliardo di euro. A poche ore dalla scadenza dei termini, è giunta anche l’offerta di Bedrock, che vanta già esperienza nell’acciaio. Tempo fa ha gestito la canadese Stelco ceduta nel 2024 ai siderurgici americani di Cleveland Cliffs. Secondo indiscrezioni, anche questo fondo americano richiederebbe la partecipazione dello stato italiano, almeno in parte. Sul fronte occupazionale la loro proposta iniziale garantiva 3mila dipendenti, poi, pare, arrivata a 5.000, ma le trattative sono aperte.
In ogni caso, come ha ricordato lo stesso ministro delle imprese, Adolfo Urso, l’ipotesi della partecipazione dello stato per il salvataggio dell’ex ilva, è piuttosto realistica e sempre più concreta. Intanto i sindacati continuano le proteste chiedendo al governo il ritiro del cosiddetto “piano corto” presentato dal governo, piano che è considerato ” i chiusura”.
E si è parlato di Ex Ilva anche nel corso dello sciopero generale proclamato dalla Cgil contro la manovra di bilancio del governo. “Continuiamo a chiedere che ci sia un ruolo centrale pubblico nella gestione, anche perché le esperienze precedenti dimostrano che sono state in realtà tutte fallimentari” dice la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, a margine della manifestazione regionale organizzata a Bari.
Interviene dalla manifestazione di Bari anche il neo governatore della Puglia, Antonio Decaro: “Tra qualche settimana- dice- avrò la possibilità di incontrare Urso e di capire”. Poi ha sottolineato: “Se vogliamo la decarbonizzazione e la tutela dei lavoratori deve entrare lo Stato nella compagine societaria, poi sicuramente la transizione ecologica porterà una riduzione dei posti di lavoro e bisognerà compensare con l’attrazione di altre altre aziende e altre possibilità occupazionali nella zona di Taranto”.
Michela Lopez
