Trattamenti più intensi contro le larve e pulizia dei tombini sono alcuni dei provvedimenti urgenti adottati dal sindaco Cosimo Cannito, che ha firmato una ordinanza per contrastare la diffusione della “febbre del Nilo”, virus riscontrato in un pool di insetti catturati in città. Il primo cittadino ha previsto che la Barsa, la società che si occupa dell’igiene pubblica, svolga “urgentemente continui trattamenti larvicidi e che rimuova i focolai larvali in aree pubbliche specie su caditoie, tombini, bocche di lupo e fontane”. L’ordinanza si rivolge anche ai cittadini che dovranno evitare sia “l’abbandono di contenitori nei quali possa depositarsi acqua piovana sia la raccolta d’acqua stagnante”. È consigliato anche di trattare l’acqua di tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque piovane; annaffiare giardini e orti con l’annaffiatura diretta oppure con un innaffiatoio da svuotare dopo l’uso; coprire con coperchi a tenuta o con rete zanzariera fissata e ben tesa, gli eventuali serbatoi d’acqua.
Anna Piscopo