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Fiera San Giorgio

Fedez: “La depressione mi stava uccidendo, mi hanno salvato gli specialisti e la mia famiglia “

Il rapper ha raccontato le sue difficoltà dovute anche all’assunzione dei farmaci: “Dopo Sanremo se non fosse già stato evidente, ero nel culmine della mia poca lucidità. Dopo qualche settimana la mia bocca smette di funzionare non riuscivo più a parlare”

Fedez è tornato in tv per raccontare il suo ultimo anno dopo aver affrontato il tumore che lo ha colpito al pancreas. L’incontro in cui ha parlato di se’ si è aperto con l’ammissione di star bene ed è finito con le lacrime dopo aver parlato della paura di morire e dell’importanza della salute mentale e della famiglia. 

A Mara Venier c he gli chiede “Hai avuto paura?”, Fedez risponde: ’Tutt’ora non ti nego che la paura è tanta, a 34 anni ne ho viste un po’ il mio fisico ha reagito a cose invasive, c’è il corpo da una parte e la mente dall’alta le due cose vanno di pari passo mente e corpo a volte la mente può essere la prerogativa più importante’’.

Poi Fedez ha parlato della sua esperienza: ”Io parlo per la mia esperienza. Mi sono trovato a dover letteralmente fare i conti con la possibilità di morire e devi affrontare una cosa grande. Farlo in maniera così precoce non è sano per la tua mente. Anche dopo aver curato la malattia si è portato dietro degli strascichi, avevo volontà di fare indigestione della vita. Dormivo poco, uscivo sempre. Associato ad una cura farmacologica, giustamente perchè se non stati bene è giusto che vai da uno specialista. Mi sono ritrovato a prendere più di sette psicofarmaci tutti insieme, il mio approccio non è stato dei migliori. Fai cose strambe ed io l’ho fatte ho messo a rischio la stabilità della mia famiglia. Dopo Sanremo se non fosse già stato evidente, ero nel culmine della mia poca lucidità. Dopo qualche settimana la mia bocca smette di funzionare non riuscivo più a parlare. Stoppo tutti i medicinali insieme, ho avuto effetto da rebound due settimane senza riuscire a camminare, sudori freddi, disorientamento. Ma la più grande difficoltà è venuta quando non avevo più farmaci e sono caduto in una depressione profonda. Se ne esce facendosi seguire dagli specialisti. Un percorso che in Italia è ancora un privilegio in Italia. Deve essere un diritto per tutti”. 

”Se io oggi sono ancora qua ma che non sia andato oltre la progettualità di farla finita è semplicemente per la mia famiglia a volte il dolore è talmente forte che pensi anche a genti estremi. Ma hai responsabilità hai figli e l’idea di arrecare un danno così grande alle tue persone care è una cosa che ti frena’’ dice Fedez che aggiunge: “il mio sogno riuscire ad aprire un centro di aggregazione per accogliere ragazzi con problemi di salute mentale” Inoltre pensa di produrre un documentario su Franco Basaglia nel 2024 cade il centenario. ”Lui ha fatto tantissimo. Un bel modo per ricordare una figura fondamentale, in un momento  n cui i numeri ci dicono che la salute mentale è un emergenza concreta’’.

Angela Tangorra

Immagine dalle storie Instagram di Fedez

 
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