Via libera, da parte del Consiglio dei ministri alla legge delega per la riforma fiscale. Assenti i ministri della Lega, contrari alla revisione del catasto. Tra i motivi della mancata partecipazione, secondo fonti del Carroccio, ci sarebbe anche la perplessità circa le coperture necessarie per dare attuazione alla riforma dell’Irpef. “L’assenza dei ministri leghisti dovrà spiegarla Salvini”, ha commentato in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Il leader del Carroccio, dal canto suo, ha lamentato di aver avuto solo mezz’ora per conoscere il contenuto del testo e ha auspicato un cambio di metodo.
Per l’attuazione si potranno usare due miliardi nel 2022 e uno nel 2023 dal fondo per la riforma creato con l’ultima legge di bilancio. L’attuazione della delega, ha spiegato il premier, non dovrà pesare sui conti pubblici. I decreti che richiedono fondi andranno varati contestualmente o dopo quelli necessari per reperire le risorse necessarie. Previsto anche, ha spiegato il premier, il graduale superamento dell’Irap garantendo il finanziamento del fabbisogno sanitario.
“Essendo una delega”, ha assicurato Draghi, “ci saranno comunque altri momenti di confronto”. Delle rendite catastali, ha poi aggiungo, si riparlerà solo nel 2026.
Vincenzo Murgolo