Il ministero dell’Interno ha chiesto la dichiarazione di incandidabilità dell’ex sindaco di Foggia, Franco Landella (Lega) e per altri nove consiglieri comunali. Il comune di Foggia è stato sciolto per infiltrazioni mafiose lo scorso agosto.
Oltre al primo cittadino arrestato il 21 maggio scorso (e poi tornato in libertà) con l’accusa di tentata concussione e corruzione, il ministero ha chiesto anche l’incandidabilità per i consiglieri comunali Leonardo Iaccarino, ex presidente del Consiglio comunale (arrestato e ora tornato libero il 30 aprile scorso con le accuse corruzione, tentata induzione indebita e peculato), Antonio Capotosto, Consalvo Di Pasqua, Dario Iacovangelo, Liliana Iadarola, Erminia Roberto, Bruno Longo, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura.
Tutti – secondo la richiesta avanzata dal Ministero – sono ritenuti responsabili dello scioglimento per mafia del comune di Foggia. L’udienza davanti al Tribunale di Foggia è stata fissata il prossimo 14 dicembre. Sul comune di Foggia è in corso un’inchiesta su un presunto giro di tangenti e che vede coinvolte 14 persone tra cui lo stesso ex sindaco e alcuni consiglieri comunali di maggioranza.
Michela Lopez