E’ un marocchino di 43 anni, Redouame Mossli, il presunto responsabile dell’omicidio di Francesca Marasco, la tabaccaia di 72 anni uccisa lunedì a Foggia, con tre coltellate. E’ stato fermato nelle vicinanze della stazione di Napoli nella notte tra sabato e domenica. Ma i carabinieri erano già sulle sue tracce da diversi giorni. E’ stato individuato attraverso l’analisi delle telecamere di videosorveglianza, che hanno consentito di ricostruire le fasi immediatamente successive il delitto. Interrogato dai militari del capoluogo dauno, l’uomo ha confessato. Ha raccontato che era a Foggia dall’11 luglio e lavorava come bracciante agricolo. La mattina del delitto, a corto di denaro, è entrato nella tabaccheria per rapinarla. Ha puntato un coltello alla gola della vittima, ferendola. Si è impossessato di 75 euro nella cassa e ha colpito altre due volte Francesca, che nel frattempo ha tentato di fermarlo mentre fuggiva. Una volta all’esterno si è liberato del coltello e degli indumenti. Ha smentito di aver venduto il cellulare della tabaccaia. Ha sostenuto di averlo regalato a un passante. Nei giorni successivi, l’extracomunitario è rimasto in zona. Ha deciso di allontanarsi, resosi conto della gravità del fatto. Sul capo da tempo pendeva un mandato di espulsione. Il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, ha evidenziato le difficoltà dell’inchiesta per via del sistema di videosorveglianza insufficiente e inadeguato.
Michele Paldera