Avevano iniziato a praticare un foro nel muro della cella per fuggire dal carcere di Foggia. La scoperta degli agenti della polizia penitenziaria durante i controlli. Il foro era stato praticato, secondo quanto denuncia l’Osapp – il sindacato di settore – in una cella che ospita detenuti di origine garganica. Dopo aver dato l’allarme ed effettuato i controlli sono stati anche sequestrati 30 grammi di sostanze stupefacenti.
“Nella circostanza – ha sottolineato l’Osapp – non possiamo mancare di evidenziare come la Polizia Penitenziaria in Puglia, particolarmente a Foggia, stia subendo il disagio di una organizzazione complessiva che non funziona e da correggere sottodimensionato negli organici e poco attenzionato dalla politica e dall’amministrazione Penitenziaria”. Per il sindacato “oggi non bastano proclami e annunci, serve subito un ‘azione del Governo per affrontare l’emergenza, deflazionare la densita’ detentiva, rafforzare la Polizia penitenziaria ed efficientare i servizi operativi per far fronte al disastro penitenziario che pone la Polizia Penitenziaria ai confini del sistema, particolarmente in Puglia, in un contesto ad alto rischio, e prima che accada l’irreparabile, piu’ di quanto non sia gia’ successo, il Governo si dia una mossa e prenda compiutamente atto dell’emergenza”.
Per questo il sindacato chiede “un immediato incremento degli organici gia’ dalle prossime assegnazioni del 183 corso per la Puglia e per Foggia in particolare. Per cui – continua il sindacato – ribadiamo nuovamente al ministro della Giustizia di aprire un tavolo di confronto permanente per discutere di riforme, organici, equipaggiamenti, sovraffollamento detentivo e, non ultima, la strumentalizzazione e la perseveranza della criminalità che necessita di una democratica, rigida disciplina, tesa a ristabilire i canoni delle indicazioni normative del sistema penitenziario”.
Nel carcere foggiano, a marzo 2020, ci fu una rivolta con una maxi-evasione di massa di 72 detenuti, tutti poi fermati.
Stefania Losito