Emessa, dopo 86 udienze, la sentenza di primo grado del Tribunale del Vaticano sul processo per i fondi della Segreteria di Stato, in particolare sulla compravendita di un palazzo a Londra, a Sloane avenue 60. Il Tribunale ha emesso in tutto condanne per complessivi 37 anni e un mese di reclusione: unico imputato assolto far i dieci del processo, mons. Mauro Carlino, ex segretario personale del cardinale Angelo Becciu, ex funzionario dell’Ufficio amministrativo della Segreteria di Stato e oggi semplice parroco nella diocesi di Lecce. Il cardinale Becciu è stato condannato per due ipotesi di peculato e per una di truffa aggravata, nel quadro dei filoni d’inchiesta sul palazzo di Sloane Avenue a Londra, sui bonifici alla cooperativa Spes di Ozieri guidata dal fratello Antonino e su quelli a Cecilia Marogna, e assolto per altre ipotesi di peculato, abuso d’ufficio e subornazione del testimone monsignor Alberto Perlasca. Oltre alla pena di cinque anni e sei mesi di reclusione, gli sono stati comminati anche ottomila euro di multa e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
“Ribadiamo l’innocenza del cardinale e faremo appello” ha dichiarato il difensore di Becciu, avvocato Fabio Viglione, alla lettura della sentenza. “Rispettiamo la sentenza, ma certamente ricorreremo in appello”.
Alla lettura della sentenza il promotore di giustizia, Alessandro Diddi, ha commentato: “Sono soddisfatto che il lavoro lungo e meticoloso ha retto nonostante le contestazioni che ci sono state mosse in questi anni, ci è stato detto che siamo degli incompetenti, degli ignoranti, in realtà il risultato ci dà ragione. Adesso sono sereno, dormo tranquillo”.
Michela Lopez