Arriveranno in Italia entro le prossime 24 ore i quattro italiani usciti ieri da Gaza e che attualmente si trovano in una struttura del Cairo messa a disposizione dalla nostra ambasciata. Lo dice Sergio Cipolla, a capo della Ong Ciss che ha sede a Palermo. “I tempi del ritorno non sono stati ancora ufficialmente comunicati – spiega – ma ci hanno fatto capire che sono questi”. Uno degli operatori umanitari usciti da Gaza, Jacopo Intini, abruzzese, lavora per il Ciss, insieme alla moglie palestinese Amala Khayan, che arriverà in Italia insieme al marito. I connazionali, ha specificato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, “sono su di morale e in buone condizioni di salute”.
Intanto continuano i bombardamenti. Israele annuncia che sta continuando “a colpire terroristi e distruggere infrastrutture del terrore” nella Striscia, “uccidendo decine di terroristi” con i tank e dal cielo. Sale a 242 il numero degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas. Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che il bilancio delle vittime ha superato i 9.000 morti. Il ministero ha detto che 9.061 persone sono state uccise dall’inizio della guerra con l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. Di questi, 3.760 erano bambini. Altre 32.000 persone sono rimaste ferite.
Il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto è aperto anche oggi per l’ulteriore uscita degli stranieri, di quelli con doppia nazionalità e dei feriti, cominciata ieri. Sono circa 400le persone che potrebbero uscire. Lo ha reso noto Wael Abou Mohssen, portavoce della parte palestinese del terminal, secondo il quale cento sarebbero già passate.
Michela Lopez