Gare d’appalto irregolari e corruzione per gestire lo smaltimento dei rifiuti in diversi comuni della provincia di Bari. Questi i capi d’accusa alla base del sequestro di beni mobili e immobili, per un totale di 20 milioni di euro, effettuato ai danni di sette persone, tra cui Rocco Lombardi, amministratore delegato della società Lombardi Ecologia. Stando alle indagini della Guardia di Finanza di Monopoli, la Lombardi Ecologia avrebbe mascherato un debito di 50 milioni con l’erario, ricorrendo all’escamotage della rateizzazione. In tal modo, avrebbe potuto partecipare liberamente ai bandi pubblici, pur non avendone diritto. Gli accertamenti sono partiti nel 2016, all’indomani di un contenzioso col comune di Conversano, per il mancato pagamento del ristoro ambientale relativo alla discarica Martucci. I comuni in cui gli appalti sarebbero stati affidati illegalmente sono Triggiano, Conversano e Cellamare. Sono in corso altri approfondimenti su un’altra società , la Er.Cav, controllata dalla Lombardi Ecologia, che avrebbe ottenuto altre commesse, per 100 milioni di euro, attraverso l’affitto del ramo d’azienda. E per sorvolare sulla scarsa qualità del servizio, al comandante della Polizia Municipale di Cellamare, sarebbe stato recapitato un tonno rosso del valore di 500 euro.
Michele Paldera