
I campioni e le campionesse del mondo anche dalla premier Meloni
Si è commosso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, davanti ai campioni azzurri del volley maschile e femminile, ricevuti al Quirinale. “Sta venendo su una generazione eccezionale”, commenta il Capo dello Stato elogiando loro e tutti i giovani italiani. Perché non si rivolge solo a quelli che tra Bangkok e Manila hanno vinto i Mondiali ma a tutti i ragazzi e le ragazze che fanno dell’Italia motivo d’orgoglio.
“Siete stati formidabili, complimenti e grazie ancora per le emozioni che avete trasmesso”, ha detto ancora. “Vorrei estendere il saluto a chi non può esser stato presente oggi qui con noi, al capitano Simone Giannelli, che ringrazio per la lettera inviatami, a Myriam Sylla, ad Alessia Orro, a Roberto Russo e a Yuri Romanò. Sono molto contento per la presenza di Daniele Lavia, che ha partecipato anche lui al Mondiale con cuore e mente. Il percorso di queste due squadre è stato straordinario e pieno di fascino”, le parole del presidente tifoso della pallavolo, che tra i premi del successo ha riconosciuto a tutti gli atleti “quello di aver avvicinato tanti giovani allo sport, non solo il vostro, e questo è un grande contributo per il nostro Paese”.
Tra i tanti ringraziamenti, uno speciale ai due ct, Velasco e De Giorgi, “per la loro calma nel dare consigli nei time out” quando non era semplice restare tranquilli. E al tecnico delle azzurre, un grazie particolare. “Ho applaudito Velasco – ha detto il Capo dello Stato -, quando alcuni giorni fa si è scagliato contro la mia generazione, o anche quella successiva, che critica sempre i giovani: sono perfettamente d’accordo, sta venendo su una generazione eccezionale. Tra le vostre ricompense – ha aggiunto Mattarella – c’è anche aver spinto tanti giovani a fare sport: è un contributo importante al nostro Paese, a aggiunge valore ai vostri successi”.
Per Mattarella i doni degli azzurri e delle azzurre: le medaglie mondiali, le maglie, il pallone e una cravatta. Velasco, nel suo incontro, ha poi parlato di sport e democrazia: “In tempi in cui le divisioni vanno per la maggiore, nella convinzione che la propria idea sia l’unica valida, lo sport è una palestra di democrazia, perché conviviamo nelle diversità: le azzurre del volley sono un esempio, in questo”.
Anna Danesi, capitana delle azzurre, ha ricordato “i numeri che raccontano la nostra storia: 36 vittorie consecutive. I
numeri dicono tanto ma non tutto. Non parlano degli infortuni delle rinunce, degli addii delle attese. E’ lì che si costruiscono le vittorie. Essere qui è onore immenso, un gruppo unito nella diversità, è questo il nostro traguardo più bello”.
“Grazie per aver voluto celebrare le nostre vittorie – le parole del vice capitano azzurro, Simone Anzani – oggi è un onore essere qui a nome di Giannelli. Ripetersi non è mai facile ma noi ci siamo riusciti. questa vittoria è la testimonianza di quello che si puo’ raggiungere con l’unità e lo spirito di sacrificio. Dedichiamo la nostra vittoria all’Italia, certi che questo successo possa ispirare le nuove generazioni”.
All’incontro al Quirinale anche il presidente Coni, Luciano Buonfiglio, col segretario generale Carlo Mornati, e quello
della Federpallavolo, Giuseppe Manfredi, oltre al ministro per lo sport, Andrea Abodi. “E’ la terza volta che sono qui in 100 giorni, ma l’emozione è sempre la stessa – il sorriso di Buonfiglio – la pallavolo, la Fipav, hanno compiuto una cosa
straordinaria. Siamo qui perché è lo sport italiano che merita e che si fa valere nel mondo”. Di un movimento “sano che cresce nelle palestre scolastiche e nelle realtà di provincia ” ha parlato Manfredi. “Abbiamo il dovere di farla crescere ancora. Il successo sportivo non si misura solo con le medaglie, ma anche con ciò che lasciamo alle generazioni future. Siamo felici di rappresentare l’Italia che lavora insieme”.
Felice di essere tornato, dopo il Mondiale vinto due anni fa, il ct degli azzurri, De Giorgi: “Lei, caro Presidente è diventato il nostro motivatore. Ora voglio rivelarle altro, le tre parole simbolo che abbiamo detto prima di semifinale e
finale, ‘divertitevi, lottate e resistete'”. Infine, la battuta finale: “A lei mancano ancora molti anni di mandato, a me meno. Spero di rivederla ancora”.
“Ci avete regalato delle emozioni straordinarie, siamo fierissimi. Questo è il Tricolore originale che conserviamo qui,
per il quale voi avete combattuto e noi abbiamo tifato”, ha detto un’ora più tardi Giorgia Meloni, ricevendo il gruppo
a Palazzo Chigi, con un pizzico di autoironia: “Non mi vorrei avvicinare che faccio una figuraccia”, ha scherzato Meloni, davanti ai giocatori tutti altissimi.
Stefania Losito
(credits: foto in copertina dal sito del Quirinale)