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Record europeo degli italiani per permanenza in auto, che è per loro quasi una seconda casa: ogni anno passano 38 ore sulle quattro ruote contro le 32 ore degli olandesi, le 30 ore trascorse da francesi e tedeschi e le 26 ore degli spagnoli. E’ quanto emerge da una ricerca della Cgia di Mestre. Ovviamente si tratta delle ore passate in coda, nel traffico. A parte le attività che con l’auto lavorano (come i tassisti o i noleggiatori) o i camionisti, bruciano ore sulle quattro ruote i pendolari, chi si sposta per raggiungere il luogo di lavoro. Sono loro a pagare lo scotto della carenza del trasporto pubblico. Secondo l’Istat, infatti, in Italia si reca al lavoro con i mezzi pubblici solo il 12,2% degli occupati, mentre il 69,2 lo fa guidando un’auto. E non si tratta di cittadini viziosi: nel 2017, l’Italia disponeva di 27,8 km di rete ferroviaria per 100 mila abitanti, al di sotto della media Ue (42,5 km) mentre, per la sola rete a binario doppio elettrificato, il valore di 12,6 km per 100 mila abitanti era leggermente inferiore alla media europea (14,7 km). Dunque l’auto è una necessità che costa ai cittadini e alle imprese 40 miliardi l’anno.