Un lungo applauso e un canto in dialetto barese intonato da curiosi e fedeli. Si è aperta così la cerimonia di riconsegna degli ori di San Nicola da parte dei poliziotti alla comunità di frati domenicani e al priore, padre Giovanni Distante. La cerimonia solenne si è svolta nella Basilica dove si trova la teca del santo patrono della città. Presenti il questore, Giuseppe Bisogno, il procuratore, Roberto Rossi, con il pubblico ministero, Angela Morea, che ha coordinato le indagini della polizia, la prefetta, Antonella Bellomo, e il sindaco, Antonio Decaro.
L’evangeliario con le tre sfere in argento, l’anello in oro e il medaglione contente la sacra manna erano stati rubati la notte tra il 21 e il 22 marzo scorsi, e poi ritrovati sabato all’interno di un casolare del quartiere Japigia, alla periferia della città. Lì si nascondeva anche il presunto ladro, Farid Hanzouti, 48 anni di nazionalità tunisina, in carcere dal 23 marzo.
Gli investigatori hanno anche accertato che le monete rubate dalle cassette delle offerte quella stessa notte sarebbero state usate per giocare alle slot machine in una sala scommesse della città. Il presunto ladro avrebbe così guadagnato 1.600 euro, la stessa cifra che è stata trovata e sequestrata nel casolare. In un primo momento si pensava fosse il provento della vendita degli ori del statua del vescovo di Myra. Proseguono intanto le indagini per capire le motivazioni del gesto e la presenza di eventuali complici.
Anna Piscopo