Gli Stati Uniti tornano sulla luna a 52 anni dall’ultima missione del programma Apollo. Qualcuno l’ha definito “un grande passo dei privati”, parafrasando la frase pronunciata da Neil Arnstrong nello sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969. Sicuramente l’arrivo sul suolo lunare del primo veicolo costruito da un’azienda privata è un evento storico, simbolo della nuova corsa alla Luna che guarda all’esplorazione e alla scienza, ma anche alla Lunar Space Economy. A conquistare il primato è stato Odysseus, il lander costruito dall’azienda texana Intuitive Machine.
Lanciato il 15 febbraio scorso, Odysseus è entrato nell’orbita lunare il 21 febbraio, dopo aver percorso un milione di chilometri senza dare problemi. E’ andata secondo i programmi anche la fase delicata della discesa, alla quale però hanno fatto seguito 15 minuti interminabili perché dal veicolo non arrivava nessun segnale. Ma alla fine il segnale dell’antenna principale di Odysseus è arrivato a Terra, anche se molto debole. “Possiamo confermare senza dubbio che il nostro veicolo è sulla superficie della Luna e che stiamo trasmettendo”, ha detto il direttore di volo Tim Crain non appena è stato ricevuto il segnale. Adesso si attendono aggiornamenti sulle condizioni del lander.
Sono quattro i Paesi che finora hanno fatto posare un loro veicolo sulla Luna: dopo gli Stati Uniti sono riusciti ad allunare Russia, Cina, India e Giappone.
L’allunaggio dei privati si annuncia anche come il primo di una serie perché il lander Odysseus appartiene alla classe Nova-C della Intuitive Machine, della quale fanno già parte altri veicoli che l’azienda si prepara a lanciare.
Odysseus ha a bordo sei strumenti della Nasa che dovranno raccogliere dati utili alla pianificazione delle future missioni del programma Artemis, destinato e portare nuovamente degli astronauti sulla Luna.
Michela Lopez