Ad Istanbul intesa chiave per sbloccare l’invio del grano dai porti ucraini: Ucraina Russia e Onu firmano un accordo con la Turchia e l’Onu, ma non è previsto un accordo diretto fra Mosca e Kiev. Il documento è stato siglato dal ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, dal ministro della Difesa turco Hulusi Akar, dal segretario generale dell’Onu António Guterres e della delegazione russa guidata dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu.
Prevista la creazione di corridoi sicuri da Odessa e altri due porti sotto controllo ucraino. Non sono previste scorte militari per le navi che porteranno il grano. L’accordo contribuirà a consegnare almeno 25 milioni di tonnellate frumento ai mercati globali. I prezzi intanto tornano ai livelli di prima della guerra.
“L’accordo di oggi sul grano è un faro nel Mar Nero”. Così il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres definisce l’intesa.
“Oggi è una giornata storica, siamo fieri del nostro ruolo svolto in questa iniziativa che ha risolto la crisi alimentare mondiale” ha detto il presidente turco Erdogan. L’intesa “riguarda tutte le nazioni del mondo, dall’Africa all’Asia, e stiamo evitando insieme l’incubo della fame globale”.
“L’obiettivo principale dell’accordo siglato è garantire le consegne trasparenti e regolari di cibo e fertilizzanti russi, comprese le materie prime per la loro produzione, ai mercati mondiali”. Lo ha affermato una nota del ministro degli esteri Lavrov.
Arrivano commenti anche dal resto del mondo. Gli Stati Uniti plaudono alla firma dell’accordo sul grano, lodando il segretario generale dell’Onu e il presidente turco. Lo afferma il portavoce della Casa Bianca, John Kirby.
“Gli accordi firmati a Istanbul da parte dell’Ucraina, della Russia, della Turchia e delle Nazioni Unite sono un’ottima notizia per tutta la comunità internazionale”. Lo ha detto il premier Mario Draghi. “Il successo di questo piano dipenderà dalla rapida e piena attuazione degli accordi firmati oggi. L’Italia si è fortemente impegnata negli scorsi mesi per sostenere l’iniziativa di mediazione della Turchia con il ruolo centrale delle Nazioni Unite. Auspichiamo che questi accordi rappresentino un primo passo verso concrete prospettive di pace, in termini che siano accettabili per l’Ucraina”, ha aggiunto.
Michela Lopez