Un convoglio lungo 60 chilometri sta entrando a Kiev, nella capitale ucraina al suo sesto giorno di guerra. Le forze russe arrivano a bordo di mezzi militari, minacciose. Nonostante il governo ucraino abbia denunciato al Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite che Mosca commette crimini di guerra nel Paese, Putin non si ferma. Dopo il primo negoziato di ieri, sembra al contrario intensificare il fuoco. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, chiede in un tweet il ritiro immediato delle truppe russe, la parlamentare ucraina Kira Rudik assicura che i negoziati di ieri con Mosca hanno portato invece ad “attacchi aerei più pesanti” conto Kiev.
Le immagini dell’imponente convoglio russo provengono dai satelliti della Maxar Technologies e oltre a documentare
l’avanzata russa con decine e decine di mezzi in fila uno dietro l’altro, mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case apparentemente in fiamme lungo il percorso, riporta la Cnn.
Kiev “è sotto un attacco no stop”, ha detto alla Cnn il sindaco Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere “a lungo” alle forze di Mosca. “Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha proseguito il primo cittadino – gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker”. Questa mattina le sirene di allarme sono risuonate in numerose città: a Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest). Anche il sindaco di Kherson, nel sud del Paese, ha annunciato che le forze russe sono ormai alle porte della città.
Il premier britannico Boris Johnson, da parte sua – prima del suo viaggio di questa mattina in Polonia ed Estonia – fa sapere che il Regno Unito “continuerà a esercitare la massima pressione” sulla Russia e promette che il presidente Putin sentirà le “conseguenze” della sua invasione. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha assicurato che Washington imporrà ulteriori sanzioni alla Russia e invierà più armi a Kiev. Anche l’Australia invierà missili e munizioni
all’Ucraina con 50 milioni di dollari stanziati per aiuti militari, oltre ad aiuti umanitari per altri 25 milioni di dollari.
Il Brasile lavora a un “passaporto umanitario” per accogliere i rifugiati ucraini. Il Tribunale penale internazionale dell’Aja
ha deciso di avviare un’indagine sull’invasione.
Ore 18.00: Le forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev. Di conseguenza i canali televisivi del Paese hanno smesso di trasmettere. L’ambasciata ucraina presso la Santa Sede riferisce intanto che, “secondo l’intelligence, le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell’Unesco”. Missili e bombe hanno colpito il centro di Kharkiv, devastata la piazza della Libertà. Decine le vittime. Annunciato per domani il secondo round di colloqui russo-ucraini.
Ore 14.20: L’esercito russo ha invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case.
Ore 14.10: Le forze delle repubbliche separatiste ucraine di Lugansk e Donetsk sono avanzate per diverse decine di chilometri, congiungendosi con le forze russe presenti sul territorio ucraino. Lo fa sapere il ministero della Difesa di Mosca.
Ore 13.20: Il secondo round di colloqui russo-ucraini si terrà domani, 2 marzo.
Ore 13: Una bomba stamani ha colpito anche la curia della Chiesa cattolica di Kharkiv. Dentro, nei sotterranei, erano rifugiate 40 persone. Stanno bene.
Ore 12.35: Le Nazioni Unite stimano che circa 6.400 manifestanti sono stati arrestati in Russia. Si tratta di “dimostranti
pacifici contro la guerra continuano ad essere arbitrariamente arrestati. La stragrande maggioranza viene rilasciata dopo poche ore, molti dopo aver pagato una multa amministrativa, mentre alcuni sono condannati a pene detentive che vanno da sette a 25 giorni in base a varie leggi”, ha detto oggi a Ginevra la portavoce dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, Liz Throssell, e parlando di “segnalazioni di un uso non necessario ed eccessivo della forza da parte della polizia durante e dopo gli arresti”.
Ore 12.20: Per l’Onu sono un milione di persone il numero degli sfollati all’interno del Paese (UNHCR).
Ore 12.15: Il Parlamento ucraino ha confermato le prime informazioni sulle truppe di Minsk in territorio ucraino. “Le truppe bielorusse sono entrate nella regione di Chernihiv. L’informazione è stata confermata da Vitaliy Kyrylov,
portavoce delle Forze di Difesa del territorio settentrionale”, si legge nel tweet. Se la notizia del Parlamento
ucraino fosse confermata, significherebbe che la nazione è il terzo partecipante diretto alla guerra, nonostante le prime assicurazioni di estraneità. (“La Bielorussia non prenderà parte ad operazioni di combattimento in Ucraina”, aveva affermato il presidente Lukashenko).
Ore 12.13: “I bombardamenti contro civili a Kharkiv violano le leggi di guerra. L’Ue è al vostro fianco in questi drammatici momenti”, ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell in un colloquio telefonico
con il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba.
Ore 12.10: La Turchia ha chiuso i suoi stretti ma, in base agli articoli della Convenzione citati da Akar, è possibile per navi militari attraversarli nel caso vogliano rientrare alle proprie basi. Da quando la Russia ha lanciato l’attacco contro
l’Ucraina, i Dardanelli e il Bosforo non sono stati attraversati da navi da guerra e non sono state presentate richieste a questo proposito, aveva fatto sapere ieri il ministro degli Esteri, Cavusoglu. “Abbiamo buone relazioni con l’Ucraina e con la Russia” ha detto oggi il ministro della Difesa turco definendo comunque “inaccettabile” l’attacco russo.
Ore 12.05: Le truppe bielorusse avrebbero attraversato il confine con l’Ucraina per unirsi all’invasione russa. “Le truppe bielorusse sono entrate nella regione di Chernihiv, nell’Ucraina settentrionale”, si legge nella breve dichiarazione del Parlamento ucraino.
Ore 11.45: “La Russia e la Bielorussia risponderanno di ciò che hanno fatto”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dalla base militare di Lask, in Polonia. “Gli Alleati della Nato hanno
imposto costi economici severi alla Russia con sanzioni civili”, ha sottolineato Stoltenberg spiegando che, nei summit di ieri con gli Alleati è stata esaminata la possibilità di “nuove misure”.
Ore 11.30: La Russia proseguirà l’offensiva dell’Ucraina fino al raggiungimento di “tutti gli obiettivi”: lo ha detto il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione di Stato. Mosca – ha aggiunto – mira a “smilitarizzazione e de-nazificazione” dell’Ucraina, oltre a proteggere la Russia da una “minaccia militare creata dai Paesi occidentali”.
Ore 11.15: “E’ inaccettabile per la Russia che alcuni Paesi europei ospitino armi nucleari degli Stati Uniti. E’ il momento di rimandarle a casa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Il regime di Kiev cospira per sviluppare il suo arsenale atomico, è una minaccia alla sicurezza internazionale, ha aggiunto in un videomessaggio con cui interviene alla conferenza sul disarmo in corso a Ginevra. “Stiamo lavorando per evitare l’emergere di armi nucleari in
Ucraina”, ha aggiunto Larov, scrive la Tass.
ore 11.10: Molte delegazioni, tra cui l’Ucraina e diversi Paesi occidentali, hanno boicottato l’intervento di Sergei Lavrov alla Conferenza sul disarmo a Ginevra: si sono alzati e hanno abbandonato la stanza quando è comparso il videomessaggio preregistrato del ministro, in segno di protesta.
Ore 11: Il presidente ucraino Zelensky interverrà in videoconferenza alla seduta plenaria straordinaria del Parlamento europeo prevista oggi a Bruxelles. La richiesta di adesione all’Ue, facendo appello ad una procedura speciale, non trova un supporto compatto a Bruxelles. Manca ancora il sì unanime dei Paesi membri. Oggi la plenaria voterà intanto la risoluzione per far ottenere a Kiev lo status di candidato all’ingresso nell’Ue.
Ore 10.30: Il governatore della regione ucraina di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha dichiarato che l’importante città portuale di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, è senza elettricità dopo gli attacchi delle truppe russe: lo riporta l’Afp. “Mariupol e Volnovakha sono nostre!” ha scritto su Facebook Kyrylenko. “Le due citta’ sono sotto pressione dal nemico, ma stanno resistendo. A Mariupol, le linee elettriche sono state interrotte e la città è senza corrente”.
Ore 10: Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, rinnova l’appello a isolare la Russia. In un tweet condivide immagini della distruzione nella centrale ‘Piazza della Liberta”. Intanto i servizi di emergenza ucraini fanno sapere che al momento nell’attacco si contano 20 feriti fra cui un bambino.
Ore 09.50: “Ai connazionali ancora presenti nella capitale Ucraina e dintorni è raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare Kiev, negli orari in cui non c’è il coprifuoco. Si raccomanda la massima cautela”. Lo scrive la Farnesina in un aggiornamento sulla sicurezza in Ucraina sul sito Viaggiare Sicuri.
Ore 9.30: “Sia Vladimir Putin sia i comandanti militari di Mosca saranno chiamati a rispondere di qualsiasi violazione delle leggi di guerra”. Lo ha sostenuto oggi il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab.
Raab ha aggiunto di temere “attacchi ancor più barbari” di fronte alla resistenza ucraina, ma ha insistito sull’impegno del governo britannico e degli alleati Nato per far si’ che “a lungo andare Putin fallisca. Affamare la macchina da guerra russa con le sanzioni sta intanto dando gli effetti che volevano”.
Ore 8.30: Nuove sirene di allarme bomba a Kiev.
Ore 8.20:- Missile russo lanciato contro la sede del governo regionale a Kharkiv, seconda citta’ dell’Ucraina. Secondo Kiev, l’obiettivo era uccidere il governatore di Kharkiv e la squadra che con lui guida la difesa della città.
Ore 8: La Russia ha deciso di chiudere il proprio spazio aereo alle compagnie svizzere, in risposta alle analoghe misure assunte dalla Svizzera per gli aerei russi o registrati in Russia.
Ore 7.30: Il leader ceceno, Ramza’n Kadi’rov ha riferito della morte di due combattenti della repubblica russa in Ucraina. “Riguardo alle vittime, ci sono purtroppo già perdite tra i nativi della Repubblica cecena. Due sono morti, altri sei sono rimasti feriti”, ha scritto su Telegram, assicurando che “i nostri ragazzi eseguiranno qualsiasi ordine del Cremlino”.
Ore 7: Almeno 70 soldati ucraini, domenica, sono stati uccisi in un attacco dell’artiglieria russa nella base militare di Okhtyrka, nel nord est del Paese. I soccorritori sono tuttora al lavoro per cercare sopravvissuti. Il Parlamento ucraino, in un tweet, precisa che sono stati uccisi da missili a grappolo e offre il proprio tributo ai soldati: “Eterna gloria agli eroi
dell’Ucraina”.
Ore 6.30: La candidatura dell’Ucraina all’adesione all’Ue è stata registrata. Lo ha annunciato il rappresentante ucraino presso l’Unione europea, Vsevolod Chentsov. “Il processo e’ stato avviato”, ha twittato.
Stefania Losito