Nel giorno della Vigilia di Natale, la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, conferma il sostegno dell’Unione europea all’Ucraina. E lo fa con un tweet: “Gli ucraini stanno combattendo coraggiosamente contro il loro aggressore da 9 mesi. Non potremo mai eguagliare i loro sacrifici. Ma li stiamo aiutando in ogni modo possibile. Quest’anno abbiamo mobilitato oltre 19 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina. E ne arriveranno altri”. Poi la presidente della Commissione Ue aggiunge: “Tutti i Paesi dell’Ue hanno ora accettato la nostra proposta di destinare 18 miliardi di euro in assistenza macrofinanziaria all’Ucraina il prossimo anno. Soldi erogati regolarmente, per aiutare le riparazioni urgenti e aprire la strada alla ricostruzione. Una ricostruzione che porterà l’Ucraina sulla strada dell’Ue”.
Intanto gli Stati Uniti hanno invitato, con una punta di ironia, il presidente russo Vladimir Putin a riconoscere la realtà del conflitto in Ucraina e a ritirare le sue truppe dopo aver usato la parola “guerra”, proibita in Russia, durante una conferenza stampa. L’intervento russo in Ucraina è dall’inizio definito ufficialmente in Russia “operazione militare speciale”.
“Dal 24 febbraio, gli Stati Uniti e il resto del mondo sanno che l’operazione militare speciale e’ stata una guerra non
provocata e ingiustificata contro l’Ucraina”, ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato americano. “Alla fine, dopo 300 giorni, Putin ha chiamato la guerra con il suo nome”, ha aggiunto. “Come prossimo passo per riconoscere la realta’, lo esortiamo a porre fine a questa guerra ritirando le sue truppe dall’Ucraina”.
Stefania Losito