Il reggimento Azov resiste ed è l’orgoglio di un’intera nazione. Difende l’acciaieria Azovstal dagli attacchi russi e Mosca incalza. Lo zar Putin chiede la resa come condizione imprescindibile per l’evacuazione dei civili in sicurezza e nega di aver ripreso gli attacchi contro l’acciaieria. Mentre l’Onu annuncia che un suo convoglio dovrebbe arrivare domani alla fabbrica per evacuare i civili. Intanto, la resistenza ucraina costringe Mosca ad annullare la festa della Vittoria del 9 maggio.
La tensione internazionale è sempre alta. I russi mostrano i muscoli e simulano attacchi con missili balistici nucleari. L’esercitazione si terrà nell’enclave di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania. I rapporti diplomatici con Washinghton sono quasi azzerati. Per il portavoce del Cremlino, “ la fornitura di intelligence da parte dei membri della Nato a Kiev non aiuta il rapido completamento dell’operazione russa in Ucraina”. Il New York Times, citando alti dirigenti americani, annuncia che gli Usa hanno fornito informazioni di intelligence per uccidere molti generali russi. La Casa Bianca definisce irresponsabile il quotidiano.
Segnali distensivi, invece, sull’asse Kiev – Berlino. Il presidente Zelensky ha invitato a Kiev il cancelliere Scholz e il presidente Steinmeier.
Michele Paldera