Il presidente del Consiglio Mario Draghi, da Bruxelles, in una dichiarazione congiunta prima dell’incontro con la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, torna a parlare dell’Unione europea in relazione alla guerra in Ucraina. “L’Ue ha dato prova di straordinaria unità – ha detto Draghi – siamo uniti nel rispondere all’appello del presidente Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari e militari. Questa unità è la nostra principale forza ed è essenziale mantenerla” in aspetti come “l’accoglienza” degli ucraini e “la tutela energetica” di cittadini e imprese.
“Il Governo è pienamente impegnato per cercare tutte le vie diplomatiche per porre fine al conflitto. Nella giornata di ieri, ho telefonato al Presidente Zelensky, a cui ho ribadito la solidarietà del Governo e del popolo italiano – ha chiarito – l’Ucraina è parte della famiglia europea e l’Italia intende continuare a sostenerla. Siamo in contatto con tutti i partner
principali dell’Unione Europea, della Nato, del G7″. La telefonata tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a quanto si apprende, è prevista per stasera. La visita del primo ministro polacco a Roma, invece, è prevista per mercoledì.
“Nei giorni scorsi – ha ricordato il premier – il Comitato per la sicurezza finanziaria del Ministero dell’Economia ha approvato importanti provvedimenti di congelamento di beni nei confronti di oligarchi russi, che sono stati prontamente eseguiti. La Banca d’Italia ha chiesto agli istituti di credito di comunicare le misure di congelamento applicate, e di fornire i dettagli sui soggetti coinvolti e sul valore e la natura dei beni. Voglio ringraziare il Ministro dell’Economia, la Banca d’Italia e la Guardia di Finanza per l’eccellente lavoro. Dobbiamo agire tutti con la massima rapidità”.
Sulla questione energetica, Draghi assicura che “l’Italia è al lavoro per ridurre in tempi rapidi la sua dipendenza dal gas russo”. “Sabato – ha continuato – ho sentito al telefono l’emiro del Qatar, Al Thani, con cui ho discusso in particolare di come rafforzare la cooperazione energetica tra i nostri Paesi. Voglio ringraziare il ministro Cingolani – che è qui con me oggi – e il ministro Di Maio per il loro impegno su questo fronte”. “Nel colloquio di oggi – ha spiegato ancora Draghi – affronteremo anche temi legati all’energia. Discuteremo di meccanismi di diversificazione, riorganizzazione e compensazione, a tutela dei cittadini e delle imprese”. In buona sostanza, si parlerà di differenziare le fonti di approvvigionamento energetico, rendere l’Italia sempre meno dipendente dalla Russia, perorare la causa di un tetto comune ai prezzi del gas. Da Berlino, intanto, arriva il no allo stop dell’importazione di gas russo.
“L’Italia sostiene pienamente l’Unione Europea anche nella gestione della crisi migratoria. Questo è il momento della solidarietà e dell’accoglienza, valori fondanti dell’Unione e principi che l’Italia mette in pratica da anni – ha detto ancora Draghi in sede di dichiarazione congiunta a Bruxelles – il 3 marzo abbiamo sostenuto la storica approvazione dell’attuazione della Direttiva europea sulla protezione temporanea degli sfollati, a beneficio di chi fugge dalla guerra in Ucraina.”
“Discuteremo di come assicurarci che il nostro mercato elettrico resti efficiente nonostante prezzi del gas più alti”,
ha detto da par suo Ursula Von der Leyen segnalando che al riguardo il punto “strutturale” è che il “mix energetico si sta trasformando” e che “la vasta quota di gas, petrolio e carbone cambierà con investimenti massici nelle rinnovabili”: “Vedremo una quota più ampia e crescente di rinnovabili, lo aumenteremo in maniera massiccia” e questo “cambierà la struttura del nostro mercato”.
Stefania Losito