I genitori di Giulia Tramontano, la giovane assassinata al settimo mese di gravidanza dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, chiedono ai giudici milanesi, davanti ai quali è in corso il processo per l’omicidio, di poter riavere foto, abiti e altri ricordi della figlia e i vestitini che erano stati preparati per Thiago.
L’istanza è stata formulata a voce alla Corte d’assise di Milano dall’avvocato Giovanni Cacciapuoti, uno dei difensori della famiglia, al termine dell’udienza odierna. Il legale, che depositerà una richiesta scritta, ha domandato l’accesso
temporaneo all’appartamento di Senago, teatro del delitto, per prendere quanto appartenuto a Giulia e “soprattutto gli abitini di Thiago, una cosa a cui i genitori tengono molto”.
Anche i famigliari di Impagnatiello, attraverso le avvocatesse della difesa Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, hanno chiesto di poter entrare in casa per recuperare gli effetti personali del figlio.
Infine, è emerso in aula, il proprietario dell’immobile che la coppia aveva preso in affitto, ha avanzato richiesta di
dissequestro. A tali istanze la Procura non si oppone ritenendo non ci siano più esigenze investigative. Ora la decisione spetta alla Corte che provvederà in tempi rapidi.
La prossima udienza è stata fissata per lunedì 27 maggio, esattamente a un anno di distanza dall’omicidio, giorno in cui
sarà interrogato Impagnatiello.
Stefania Losito