Il 20 marzo è la giornata internazionale della felicità
Oggi 20 marzo è la giornata internazionale della felicità. Secondo l’indagine Ipsos, condotta in 32 paesi, nel 2023 quasi tre persone su quattro si dichiarano felici e per diversi motivi. I livelli più alti di felicità si rilevano in Cina ,Arabia Saudita e Paesi Bassi, mentre gli infelici per lo più sono in Polonia, Corea del Sud, Ungheria. L’Italia si trova al 25esimo posto. Il 68% degli intervistati dichiara di essere felice. Le fonti di felicità sono la famiglia e gli amici, ma una notevole percentuale sostiene di non poter avere il sostegno dei parenti.
I Boomers e la Generazione X si mostrano pessimisti sulla possibilità di trovare il partner giusto con cui essere felici.
La felicità globale è aumentata per il secondo anno consecutivo ed è aumentata di sei punti. La percentuale di persone felici dichiarate è aumentata in America Latina, è crollata in molti Paesi occidentali.
Le persone si dichiarano più soddisfatte dei rapporti con gli amici e la famiglia. Mentre c’è insoddisfazione per via della situazione economica e politica del proprio Paese. Tra i 30 aspetti della vita considerati nel sondaggio, cinque dei sei principali mostrano i più alti livelli di soddisfazione e riguardano le relazioni: chi è genitore ha come fonte di felicità i figli (85%), il rapporto con il partner/coniuge (se ne ha uno) (84%); l’accesso alla natura e contatto con essa (80%); il livello di istruzione (80%), il rapporto con i parenti (78%) e gli amici (78%).
Nel corso dell’intervista sono stati svelati anche i motivi per cui si è infelici: la situazione sociale e politica del Paese (40%), la situazione economica del Paese (40%), la propria situazione finanziaria (57%), la vita sentimentale e sessuale (63%), l’esercizio fisico (65%).
Angela Tangorra