Si apre domani il nuovo anno scolastico, il primo dopo due anni senza mascherine, distanziamento e vaccinazione. Ma i vecchi problemi restano, con la stessa intensità, nonostante gli sforzi. I sindacati denunciano la carenza di personale. All’appello mancano circa 200mila docenti.
“Anche quest’anno scolastico prende l’avvio con molte incognite che hanno radici profonde: mi riferisco all’annoso problema del precariato; dobbiamo rilevare una carenza sulla copertura dei posti vacanti dei docenti, le cattedre in alcuni casi verranno coperte sotto al 50% rispetto alle disponibilità offerte dal ministero dell’Economia e bisognerà ricorrere a contratti a tempo determinato”, dice all’ANSA Ivana Barbacci segretario Cisl Scuola.
I sindacati, inoltre, denunciano l’assenza dell’organico Covid, il cui numero è sceso da 80mila persone di due anni fa, a 40mila l’anno scorso, per poi essere azzerato. Sembra non ce ne sia bisogno, ma non è così, attaccano i confederali della scuola
Michele Paldera