
Milano si è messa in coda fin dalla prima mattina, domenica, per l’ultimo saluto a Giorgio Armani, nel suo teatro in via Bergognone, sede di tante sfilate e camera ardente dello stilista.
In 16mila hanno reso omaggio a re Giorgio, scomparso lo scorso 4 settembre a 91 anni, nel cinquantesimo anniversario
dell’azienda. Tanti i dipendenti, anche quelli che hanno fatto la fila sia sabato che domenica, poi i colleghi. Come Santo Versace e la sorella Donatella, poi l’ex nuotatrice Federica Pellegrini: “Sono orgogliosa e onorata di averlo potuto conoscere. Prima e dopo le gare – ha raccontato – ci sentivamo e le sue rose bianche mi hanno accompagnato in diversi posti del mondo. Non è una giornata facile”. Perché Armani, ha ricordato l’attrice Margherita Buy, “era sempre presente, capace di costruire rapporti professionali affettuosi e veri”. “Una sera, durante una cena, gli dissi ‘che bell’orologio che hai’ e lui – ha raccontato ancora Buy – se lo sfilò e me lo diede”. Qualcosa di simile capitò anche a Isabella Ferrari: “Quando vinsi la Coppa Volpi non avevo niente, ero davvero molto giovane. Mia mamma vestiva sempre Armani nelle occasioni importanti e mi disse ‘perché non chiedi a lui?” e così ho avuto il suo primo vestito”. Capace di grande generosità, ma anche molto diretto: “Due anni fa – ha ricordato la sua storica modella Antonia Dell’Atte – mi ha dedicato la mostra del suo archivio, e mi ha detto ‘Antonia, guarda cosa ti ho fatto’, e gli ho risposto ‘ma io non sono nessuno’ e lui ‘allora la prossima volta non ti faccio niente'”.
“Un campione di umanità” come lo ha definito il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, uno dei tanti che non sono voluti mancare in via Bergognone, come gli ex calciatori Paolo Maldini e Marco Tardelli, i tennisti Flavia Pennetta e Fabio Fognini, gli stilisti Dean e Dan Caten, Rocco Iannone, Andrea Incontri, Antonio Riva, Neil Barrett, la ministra Anna Maria Bernini, gli ex premier Matteo Renzi e Mario Monti, il presentatore Alessandro Cattelan, il compositore Ludovico Einaudi. Un lungo e composto addio che si è concluso alle 18, quando le porte si sono chiuse, per riaprirsi poco dopo per lasciare uscire il feretro, accompagnato dall’applauso dei dipendenti e dall’amore della sorella Rosanna.
Oggi, lunedì, per i funerali in forma privata, a Rivalta, nella sua terra, ci sarà solo la famiglia, che gli è stata sempre vicino. “È dura, durissima” ha detto con un filo di voce Silvana, la nipote che più gli è stata accanto e che ora avrà il compito di portare avanti i valori del marchio. Armani ha scelto di riposare nella sua terra. Anche se Antonia Dell’Atte, la sua musa, giura che ‘re Giorgio’ sia immortale e che ora “sia come una nuvola e dall’alto ci guardi tutti, tutta questa gente che gli ha voluto e gli vuole bene”.
Lutto cittadino nel paese del Piacentino; chiusi i negozi e il sito della casa di moda dello stilista. Attesa per l’apertura del testamento.
Stefania Losito