Due fratelli originari di Brindisi, Cosimo ed Enrico Morleo, sono stati fermati dalla polizia con l’accusa di aver ucciso con l’aggravante del metodo mafioso due imprenditori del settore casalinghi, Sergio Spada e Salvatore Cairo. I fatti contestati risalgono al 2000 e al 2001. Il cadavere di Cairo non è mai stato ritrovato. Secondo gli inquirenti, l’uomo è stato ucciso perché ritenuto responsabile di un ammanco di diversi milioni di lire ai danni di una società di articoli per la casa di cui era socio insieme a Cosimo Morleo. Cairo, inoltre, avrebbe costituito una propria società nonostante il divieto impostogli e per questo sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi.
Spada, invece, sarebbe stato ucciso perché accusato di essersi inserito nel rapporto di esclusiva della sua società e di aver effettuato operazioni commerciali e di compravendita a danno della stessa. Dei due delitti ha parlato recentemente un collaboratore di giustizia le cui parole, secondo gli inquirenti, hanno trovato riscontro attraverso intercettazioni e altre dichiarazioni. Secondo l’accusa Cosimo Morleo sarebbe stato il mandante del delitto ed Enrico l’esecutore materiale.
Vincenzo Murgolo