Blitz all’alba della polizia a Taranto. Due arresti nei confronti di altrettanti tifosi foggiani ritenuti responsabili dell’incendio scoppiato nello stadio comunale Iacovone, nel capoluogo ionico, durante la partita del 3 settembre scorso tra Taranto e Foggia. l’accusa è di incendio aggravato dall’aver commesso il fatto in occasione di una manifestazione sportiva ed in luogo aperto al pubblico. I due sono ai domiciliari.
L’esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare personale degli arresti domiciliari, è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Taranto.
Durante il derby col Foggia ci furono, da parte della tifoseria ospite, scontri con le forze di polizia e vennero lanciati dei
fumogeni, alcuni dei quali – come ricostruito dalle indagini e dalla visione delle immagini della videosorveglianza – finirono nella parte sottostante della curva, provocando l’incendio del materiale che era stato accatastato temporaneamente. Si trattava del rivestimento in gomma della pista di atletica vicina allo stadio, da allestire in vista dei Giochi del Mediterraneo, manifestazione internazionale in programma nell’estate del 2026 a Taranto. Le fiamme richiesero diverse ore di lavoro ai Vigili del Fuoco. A seguito dell’incendio, tutto l’impianto sportivo, per motivi di sicurezza e in attesa che si accertasse se il rogo avesse eventualmente danneggiato altre strutture oltre alla curva sud, rimase chiuso al pubblico e alle gare per quasi due mesi. La curva sud, invece, sequestrata dalla magistratura dopo l’incendio, rimase non fruibile anche dopo la riapertura dello stadio in attesa dell’ultimazione dei lavori di sicurezza. Per quanto avvenuto allora allo stadio, il questore di Taranto, Massimo Gambino, ha anche emesso una serie di Daspo nei confronti di alcuni tifosi del Foggia.
Stefania Losito