Una donna “è morta per un attacco cardiaco” durante degli scontri avvenuti ieri sera a Mahan, nella provincia iraniana di Kerman, tra membri del gruppo paramilitare Basij e un gruppo di donne e altre persone sull’uso del velo. In un video girato sui social iraniani si sente una persona che, riferendosi alla donna, dice: “Sta morendo” e un’altra donna, che era con i Basiji, risponde: “Lasciateli morire, al diavolo”. L’agenzia Irna, senza fare riferimento all’aggressione dei Basiji, afferma che la donna è morta in ospedale e che due uomini, di 38 e 44 anni, colpiti alla testa durante ‘alcuni scontri’, sono stati curati in ospedale.
LA PROTESTA – Il nuovo piano della polizia iraniana ha come obiettivo fare rispettare l’obbligo di portare il velo in
pubblico, entrato recentemente in vigore, che prevede il sequestro delle automobili per le donne che guidano senza il
velo. Anche il direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali, Morteza Adibzadeh, ha inviato una circolare ai direttori dei dipartimenti culturali di tutte le province iraniane che chiede di vietare l’ingresso ai musei e alle collezioni d’arte alle donne che non portano il velo. Lo riporta Bbc Persian.
LE SANZIONI DEGLI STATI – E’ un’iniziativa congiunta di Regno Unito, Stati Uniti ed Unione europea il nuovo pacchetto di sanzioni annunciato oggi da Londra contro l’Iran. Lo precisa in un comunicato il Foreign Office, secondo cui viene preso di mira tutto il corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche, i cosiddetti Pasdaran, accusati di avere responsabilità nella “brutale repressione” degli oppositori in corso in Iran e di violazione dei diritti umani. Nel mirino dell’iniziativa sono finite 70 persone ed entità, come i comandanti dei Pasdaran e le autorità giudiziarie, che se sommate ai precedenti pacchetti di sanzioni raggiungono un totale di 300.
Stefania Losito
(credits: Foto in copertina dal sito www.europarl.europa.eu)