Apprensione in tutto il mondo per il conflitto in Israele. Ieri sera colloquio tra Biden, Meloni, Macron, Scholz e Sunak: dai 5 leader “fermo sostegno a Israele e condanna di Hamas”. Usa e alleati affermano di riconoscere “le legittime aspirazioni del popolo palestinese” ma che “sosterranno” lo Stato ebraico “nei suoi sforzi per difendersi”. Gli Usa annunciano nuovi aiuti a Israele nei prossimi giorni, specificando che non invieranno soldati. Oggi prevista l’informativa del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani in Parlamento. Israele va verso l’operazione di terra nella Striscia di Gaza, già assediata con il blocco a cibo ed energia. Nella notte violente esplosioni in territorio palestinese e scontri a fuoco sul confine. Hamas minaccia di “giustiziare un ostaggio per ogni bombardamento israeliano su abitazioni civili a Gaza senza preavviso”. Lo Stato ebraico richiama 300 mila riservisti.
Le autorità israeliane non hanno riferito il numero esatto delle persone prese in ostaggio, ma l’esercito ha fatto sapere
di avere informato oltre 100 famiglie che i loro parenti sono prigionieri di Hamas.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, ha parlato con il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, riferiscono i media Usa. Nella telefonata Blinken “ha riaffermato gli sforzi degli Stati Uniti per garantire il rilascio immediato di tutti gli ostaggi”, secondo il Dipartimento di Stato americano.
Hamas è pronta a combattere una lunga guerra con Israele e utilizzerà le decine di ostaggi tenuti a Gaza per garantire il rilascio dei palestinesi detenuti in Israele e all’estero (anche in Usa), ha detto un funzionario del gruppo militante citato dai media internazionali. Ali Barakeh, membro della leadership del gruppo in esilio a Beirut, ha affermato che Hamas ha un arsenale di razzi che durerà a lungo. “Ci siamo preparati bene per questa guerra e per affrontare tutti gli scenari, anche quello di una lunga guerra”, ha detto Barakeh che ha spiegato che solo un piccolo numero di alti comandanti all’interno di Gaza era a conoscenza dell’incursione di sabato in Israele e che anche i più stretti alleati del
gruppo non erano stati informati in anticipo sui tempi. Ha negato le notizie secondo cui funzionari della sicurezza
iraniani avrebbero contribuito a pianificare l’attacco. Tuttavia ha aggiunto che alleati come l’Iran e gli Hezbollah
libanesi “si uniranno alla battaglia se Gaza sarà sottoposta ad una guerra di annientamento”.
Barakeh ha detto che persino Hamas stessa è rimasta scioccata dalla portata della sua operazione, affermando che si aspettava che Israele prevenisse o limitasse l’attacco. “Siamo rimasti sorpresi da questo grande crollo. Stavamo progettando di ottenere qualche risultato e di prendere prigionieri per scambiarli. Questo esercito è una tigre di carta”.
Il numero di palestinesi uccisi dalle forze israeliane a Gaza è salito a 704, tra cui 143 bambini e 105 donne Il numero dei feriti è di circa 4.000. Lo fa sapere il ministero della Sanità con sede a Gaza. Sono 124 i soldati e 37 gli agenti di
polizia israeliani uccisi da sabato scorso durante gli scontri con i palestinesi, la maggior parte al confine con la Striscia
di Gaza. Lo fa sapere l’esercito citato da Times of Israel. Il bilancio dei morti israeliani nell’attacco di Hamas è salito
intanto a oltre 900. Una coppia di coniugi italo-israeliani risulta dispersa.
Stefania Losito