Netanyahu afferma che “Israele risponderà all’attacco dell’Iran” e Teheran dovrà aspettare “nervosamente senza sapere quando” accadrà. “Qualsiasi aggressione incontrerà una risposta ancora più forte”, minacciano le forze armate di Teheran. Fonti militari affermano che la Giordania ha concesso a Israele il suo spazio aereo per abbattere i missili lanciati dall’Iran. Oggi riunione d’emergenza dei ministri degli Esteri dell’Ue.
Per Israele, però, la risposta all’Iran non metterà in pericolo i Paesi arabi della regione. Questa l’assicurazione
– secondo la tv Kan – che Israele ha dato a Egitto, Giordania e agli Stati del Golfo informandoli che la sua azione contro
l’Iran sarà effettuata in modo da non coinvolgere loro in una eventuale contro risposta da parte di Teheran. La mossa di
Israele è arrivata dopo che i comandanti iraniani hanno minacciato lo Stato ebraico e i suoi alleati di un attacco maggiore se ci fosse stata una reazione armata israeliana ai 300 e passa droni e missili lanciati da Teheran.
Quattro funzionari statunitensi hanno dichiarato alla Nbc News che un’eventuale risposta israeliana all’attacco iraniano sarà di portata limitata e riguarderà probabilmente attacchi contro armamenti militari iraniani e agli alleati al di fuori dell’Iran. Poiché l’attacco iraniano non ha provocato morti o distruzioni diffuse, secondo i funzionari americani, Israele potrebbe rispondere con una delle sue opzioni meno aggressive: una di queste potrebbe includere attacchi all’interno della Siria. I funzionari non si aspettano che la risposta prenda di mira alti funzionari iraniani, ma che colpisca le spedizioni o le strutture di stoccaggio con parti di missili avanzati, armi o componenti che vengono inviati dall’Iran a Hezbollah.
L’emittente specifica che la valutazione degli Stati Uniti si basa su conversazioni tra funzionari statunitensi e israeliani
avvenute prima che l’Iran lanciasse droni e missili contro Israele: mentre Israele si stava preparando per l’attacco iraniano la scorsa settimana, i funzionari israeliani hanno informato gli omologhi Usa sulle possibili opzioni di risposta.
Stefania Losito