I morti a Gaza per gli attacchi in Israele sono arrivati a 436 con 2.270 feriti. Questo il nuovo bilancio reso noto dal ministero della sanità della Striscia, anche se il portavoce delle Forze della Difesa israeliane parla di 700 morti. Tuttavia è un bilancio ancora tragicamente provvisorio, destinato inevitabilmente a cambiare e a crescere. Ci sarebbero 750 dispersi, sarebbero almeno 100 gli ostaggi nelle mani di Hamas. Tra loro americani e tedeschi. Sarebbero 260 i morti al rave dei giovani pacifisti nel deserto. Israele ha chiesto ai suoi cittadini di abbandonare l’Egitto. Sul fronte palestinese le vittime sarebbero 413, di cui 78 minori. Tra loro una famiglia di 13 persone con 4 bambini. I feriti 2.200.
Nonostante nella notte siano stati fermati 80 terroristi, i combattimenti sono continuati in sei località lungo il confine con Gaza. Almeno 800 obiettivi di Hamas a Gaza sono stati colpiti dall’esercito, ma i terroristi rivendicano “un massiccio attacco missilistico con 100 razzi” su Ashkelon, nel sud di Israele.
“I combattimenti sono ancora in corso nel Sud di Israele, terroristi sono ancora nel Paese, sono entrati circa mille palestinesi assetati di sangue, sono andati casa per casa, edificio per edificio per massacrare civili e militari israeliani. Sfortunatamente la cifra astronomica di 700 israeliani uccisi è destinata a non restare tale. Mai nella storia di Israele ci sono state tante vittime per un solo attacco”, ha detto nella notte un portavoce delle Forze di Difesa israeliane pubblicando un video su X. “Di gran lunga la peggiore giornata nella storia di Israele”, il giorno dell’attacco di Hamas allo Stato ebraico, secondo cui l’attacco è paragonabile a Pearl Horbor o all’11 settembre.
Israele ha ormai dichiarato lo stato di guerra. Una colonna di tank si sta dirigendo verso Gaza. Secondo il Washington Post, gli Usa si attendono l’operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Il presidente Biden ha ordinato di assicurare un ‘ulteriore sostegno’ militare a Israele. Verso l’ok a un significativo trasferimento di armi, nonostante le forniture all’Ucraina contro la Russia. Intanto, il presidente iraniano Raisi ha parlato con i leader di Hamas e della Jihad islamica e ha avvertito che il suo Paese ‘sostiene la legittima difesa della nazione palestinese’. Per il Wall
Street Journal, l’Iran ha aiutato Hamas a pianificare l’attacco a sorpresa. L’Iran ha però negato il suo coinvolgimento negli attacchi di Hamas e nell’invasione di Israele. La delegazione iraniana alle Nazioni Unite ha rilasciato una dichiarazione: “I passi determinati dei palestinesi costituiscono una difesa completamente legittima contro sette decenni di occupazione e terribili crimini da parte del regime sionista illegittimo. Sosteniamo la Palestina senza riserve. Tuttavia, non siamo coinvolti nella risposta palestinese, che e’ stata portata avanti solo dalla Palestina stessa”.
Meloni chiama Natanyahu. Anche in Italia è stata disposta la tutela di obiettivi israeliani e palestinesi.
Stefania Losito