Per la prima volta dal 2019 le vacanze al mare in Italia tornano ad essere più scelte di quelle all’estero
Continua la ripresa del turismo in uscita degli italiani. Il 2023 conferma la tendenza a spostarsi in ogni periodo dell’anno principalmente per piacere, svago o riposo (73,3% delle vacanze) e per visite a parenti e amici (24,7%). Entrambe le motivazioni sono stabili rispetto al 2022, ma ancora sotto i livelli del 2019. Lo afferma l’Istat in
un report ad hoc, spiegando che continua la lenta ripresa delle visite a città, grazie soprattutto al recupero di quelle estere (+29,3% sul 2022) e di quelle estive in città italiane, che superano ampiamente i livelli pre-pandemici (+37% sul 2019). Tuttavia, complessivamente, le visite alle città sono ancora del 15% inferiori al 2019.
Per la prima volta da allora, invece, le vacanze al mare in Italia tornano ad essere più scelte di quelle all’estero
(45,1%), ma si assiste ad un rallentamento (-11,7%), rispetto alla crescita osservata negli ultimi due anni. Le vacanze in montagna e campagna rimangono stabili sul 2022 e sono, rispettivamente, il 25,4% e il 14,3% del totale delle vacanze. Mentre per le vacanze in montagna a fine anno il bilancio e’ ancora in difetto rispetto al 2019 (-12,2%), quelle in campagna hanno recuperato i livelli pre-pandemia.
Rispetto al 2022, aumentano le vacanze dedicate a visite al patrimonio culturale, alla partecipazione a eventi e spettacoli e al turismo enogastronomico, grazie agli incrementi osservati nei primi nove mesi dell’anno (+55%). Inoltre, per la prima volta dopo anni di cali, il 2023 vede crescere la quota di vacanze con attività culturali (da 9,7% nel 2022 a 13,1% nel 2023). Tuttavia, queste vacanze sono ancora inferiori del 39% rispetto al 2019. Le vacanze per visitare le bellezze naturali del luogo (9,2%) sono stabili rispetto al 2022.
Il saldo di fine anno si conferma prossimo ai livelli precedenti alla pandemia, grazie al marcato incremento osservato nel primo trimestre (+61% rispetto al corrispondente periodo del 2022), mentre in estate si conferma la stabilità registrata nel triennio precedente.
Stefania Losito