Contestato l’arbitraggio per un rigore non dato
Il giorno dopo ha il dolce sapore della conferma. Le belle parole spese trovano riscontro nella realtà. L’Italia ha carattere a dispetto dell’età media, tra le più basse del torneo, e l’ansia del debutto, comprensibile per un gruppo che deve smaltire i postumi della delusione per la mancata qualificazione in Russia.
L’Italia è più forte dei torti arbitrali. Il rigore non concesso per il fallo di mano in area turca è uno scandalo. Definizione più appropriata per la presenza del Var, la moviola in campo. Due occhi possono sbagliare, è umano, ma perseverare è diabolico. All’errore del direttore in campo, se ne aggiungono altri tre, degli assistenti ai monitor. È inaccettabile. Grossolane le lacune sul regolamento: come si può fischiare un fuorigioco da calcio d’angolo con la palla giocata indietro ?
La direzione di gara rivaluta i nostri arbitri, spesso sotto accusa. Per molto meno in Italia si scomoda il Parlamento. Il bicchiere mezzo pieno è la maturità degli azzurri, concentrati e determinati verso l’obiettivo. Avanti così.
Michele Paldera