La Puglia, insieme alla Liguria e all’Abruzzo, è stata scelta per sperimentare l’ormai famosa app ‘Immuni ” per tracciare i contagiati dal coronavirus. Google e Apple hanno già rilasciato l’aggiornamento di sistema, ma l’app ufficiale non è ancora in funzione. A spiegarne il funzionamento è il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro:”La app Immuni – spiega- è già stata sostanzialmente sperimentata in altre Nazioni nel mondo. In sostanza coloro che avranno scaricato sui loro telefonini l’app e saranno venuti in contatto per almeno 15 minuti, attraverso il bluetooth si scambieranno dei codici e nel caso in cui ci sia qualcuno che abbia contratto il virus verrà incluso in un percorso di cosiddetto contact tracing (cioè il processo di identificazione di una persona infetta, ndr) che automaticamente la procedura alimenterà”. Le persone scaricheranno l’app volontariamente. “La Regione ha scelto di essere in prima linea in questa fase di sperimentazione. I cittadini potranno usufruire dell’app e nel caso in cui si scopra un contagiato sarà messa a disposizione la lista di tutte le persone con le quali è venuto in contatto”. L’ultimo ostacolo da superare è legato alla privacy. Prima del rilascio deve arrivare l’ok da parte del Garante della Privacy sulla Dpia, la valutazione dell’impatto sulla protezione dei dati da parte del ministero della Salute, titolare del trattamento dei dati. “Stiamo aspettando – conferma Montanaro- una circolare da parte del Ministero che chiarisca gli aspetti legati alla privacy. Sarà necessario dare un assenso all’utilizzo dei dati”
Mauro Denigris