E’ bufera sulle parole del presidente del Senato e fondatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, durante un’intervista su Raidue. Alla domanda della giornalista delle Belve, Francesca Fagnani, su cosa proverebbe se il figlio gli dicesse di essere omosessuale, La Russa ha risposto: “Lo accetterei con dispiacere, come se fosse milanista (lui è interista, ndr)”. “Da persona eterosessuale vorrei m’assomigliasse”. “Se devo essere proprio sincero”, ha detto, quasi confidandosi.
Ed è rivolta nell’associazionismo gay e nel parlamento. “Si dimetta”, chiedono tutti a gran voce. Per Gabriele Piazzoni, segretario di Arcigay, quel “dispiacere” è un sentimento “tossico”. Secondo il presidente onorario di Arcigay-Gaynet, Franco Grillini ,sarebbe ora che la destra italiana stesse più al passo con i tempi ormai cambiati “radicalmente”. E lancia un appello: “Perché la destra italiana non può diventare come il partito conservatore di Cameron in Inghilterra o persino come i conservatori francesi di Sarkozy che approvarono la legge contro l’omofobia molto più severa di
quella discussa in Senato?”.
“Avere un padre con i busti di Mussolini è un dispiacere”, twitta Alessandro Zan del Pd. Immediata la reazione della candidata alla segreteria dem, Elly Schlein: “L’unica sciagura è la seconda carica dello Stato che fa dichiarazioni omofobe e sessiste dimostrando la totale inadeguatezza al ruolo istituzionale». Tra le proteste anche quella del leader di Azione, Carlo Calenda, che si chiede e chiede alla premier Giorgia Meloni: “Ma uno un pelo più istituzionale e meno fascio non lo avevate a disposizione?”.
Tanto per peggiorare la situazione, poi, il commento su come siano cambiate le donne del centrodestra negli ultimi decenni: “Il livello estetico a destra è calato, è aumentato – ha detto La Russa, sempre in tono informale – quello della qualità, della capacità”. “La seconda carica dello Stato – replica Alessandra Moretti (Pd) – insulta donne e omosessuali”. Nessuna reazione da parte delle donne della maggioranza. Unica eccezione Stefania Craxi: “Non sono d’accordo sul fatto che siamo meno belle ma sulle capacità sono d’accordissimo con La Russa”, commenta.
La Russa si difende: “A una domanda specifica ho risposto che avere un figlio gay sarebbe un piccolo dispiacere, ma non un problema. Poi mi è capitato sul serio: uno dei miei figli andava allo stadio a vedere il Milan, e per me e’ stato un piccolo dispiacere, nulla di più”.
Durissimo anche il M5s che arriva a chiedere al Presidente del Senato le scuse. “Per molti genitori – dice Alessandra
Maiorino – avere un figlio gay non è un dispiacere ma è certo una preoccupazione, proprio perché esistono persone come lui”. “La Russa – attacca Silvia Fregolent (Azione-Iv) riesce nella miracolosa impresa di esprimersi in modo inadeguato su donne e omosessuali nella stessa intervista”.
Stefania Losito