Il 24 febbraio 2022 è stato il giorno più lungo della nostra vita. Così il presidente ucraino Zelensky ha descritto l’inizio dell’invasione russa nel suo Paese nel giorno dell’anniversario del conflitto. “Milioni di ucraini hanno fatto una scelta: non bandiera bianca ma blu e gialla. Non fuggire, ma resistere e combattere”. Dodici mesi di dolore e lacrime ma lui è sicuro che “il 2023 sarà l’anno della vittoria”. Tutti in mimetica, uomini, ragazzi, giovani donne. Uno per uno vengono chiamati all’altare, ricevono una medaglia, vengono fotografati. E’ il clima che oggi si è respirato nel monastero di San Michele, una delle tante cerimonie che raccontano un anno di guerra, ma un anno in cui siamo “rimasti invincibili”, ha detto Zelensky. Il momento peggiore in quest’anno di guerra è stato “Bucha, quello che ho visto a Bucha”, racconta.
“Sto programmando di incontrare Xi Jinping. Questo sarebbe importante per la sicurezza mondiale. La Cina rispetta l’integrita’ territoriale e deve fare di tutto perche’ la Russia lasci il territorio dell’Ucraina”, ha detto il presidente ucraino. Su un piano di pace lavora proprio la Cina. Dialogo e cessate il fuoco, no alle armi nucleari e agli attacchi alle
centrali atomiche sono i temi dei 12 punti proposti da Pechino. Si sollecita un ritorno al dialogo, il no a sanzioni unilaterali e alle armi biologiche e chimiche. Ma la Nato boccia il piano, sottolineando che Pechino non ha mai condannato l’invasione russa.
La vittoria dell’Ucraina è “inevitabile” se gli occidentali “mantengono la parola”, ha detto ancora Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev. “Se rimaniamo uniti come un pugno, se tutti i partner restano uniti, abbiamo tutto quello che serve per farcela, per arrivare alla vittoria quest’anno”, ha aggiunto. Ma il suo desiderio è che il piano di pace sia
aperto al coinvolgimento dei piu’, per questo auspica anche un summit con Amarica Latina e Paesi africani.
“Dobbiamo fare lavoro per coinvolgere piu’ Paesi possibili affinche’ ci sia una pace duratura” e “fino a quando questo non succedera’ dovremo continuare a costruire consenso da parte della comunita’ internazionale”, ha spiegato Zelensky. “141 Paesi hanno votato il nostro piano” ma “dobbiamo fare passi incontro ai Paesi africani, li abbiamo sottovalutati per anni ed è stato uno sbaglio, per questo abbiamo creato un programma per rafforzare
la nostra presenza”. L’America latina e l’Africa “sono zone importanti”, ha sottolineato Zelensky, esprimendo la volonta’ di “creare un summit per America Latina e Ucraina”.
Breve siparietto durante la conferenza stampa del presidente Volodymyr Zelensky a Kiev. Nel bel mezzo dell’incontro, un reporter azero prima di porre la sua domanda ha chiesto al leader ucraino un selfie. “E’ per mio figlio”, si è giustificato il giornalista avanzando la richiesta, alla quale Zelensky ha risposto con un sorriso prima di alzarsi, invitare il reporter sul palco e concedere la foto.
Poi l’appello direttamente alla Russia di Putin: “Rispettate il nostro diritto di vivere sulla nostra terra, lasciate il nostro territorio, smettetela di bombardarci”.
Stefania Losito