“Se Mozart o Vivaldi avessero avuto l’elettricità sarebbero stati molto rock!”. La band al festival in gara con “Tantissimo”
Le Vibrazioni portano il loro rock all’Ariston per la quarta volta. Sono in gara con in brano che si intitola “Tantissimo” e portano il rock.
“Rappresentiamo il rock e siamo anche l’unica band presente – raccontano -, ma non per questo sentiamo una responsabilità maggiore. Noi siamo questi da sempre, vecchia guardia ma pronti a dare la scossa”. Lo scorso anno sono stati i Maneskin a scuotere l’Ariston vuoto e di loro Le Vibrazioni dicono: “Loro sono delle mosche bianche: sono giovani, suonano, fanno rock. Oggi non è così frequente: i ragazzi sono abituati a stare nelle loro camerette e a lavorare con il computer, con le basi e l’autotune. Forse è un problema culturale, non ci sono spazi dove suonare, gli ultimi 15 anni hanno visto morire tanti locali. Il rock però è un’attitudine: se Mozart o Vivaldi avessero avuto l’elettricità sarebbero stati molto rock”.
La band torna al festival con un brano che porta anche una riflessione su quello che abbiamo vissuto (“ma senza vittimismi”), sperano sia un auspicio per la ripresa – finalmente – della musica dal vivo senza troppe limitazioni.
“Andiamo per suonare, per ricominciare. Ad aprile esce il nostro nuovo ep ed è una scusa per tornare a fare concerti in estate – dice Sarcina -. Chi dice di andare a Sanremo senza tanto interesse, come fosse una cagata (e in questi giorni ne sto leggendo di fenomeni), mi chiedo perché ci vada. Lasciasse il posto a qualcuno che ci tiene di più”.
Per la serata dedicata alle cover la band ha scelto “Live and let Die” scritto da Paul e Linda McCartney. La performance sarà arricchita dalla partecipazione del Maestro Peppe Vessicchio e dal duetto con Sophie Scott, la leader della band inglese Sophie and The Giants. “È un brano con cui siamo cresciuti, che racchiude la nostra storia”.
Angela Tangorra
@credits: immagine dal profilo Instagram Le Vibrazioni