
La Asl di Bari ha avviato, sin dallo scorso luglio, un programma di prevenzione, sorveglianza e controllo per ridurre il rischio di infezioni da legionella in oltre 1400 strutture dell’area metropolitana del capoluogo tra residenze sanitarie assistenziali, alberghi e bed&breakfast. Il programma, secondo la Asl, proseguirà fino alla fine del 2025. Si punta, si legge in una nota dell’azienda, a ridurre il rischio di infezioni del batterio, che vive in ambienti acquatici come impianti idrici, serbatoi e tubature, dove si moltiplica a temperature comprese tra 25 e 45 gradi e in presenza di acqua stagnante, incrostazioni e sedimenti. Da parte delle aziende interessate è previsto un sistema di monitoraggio programmato, con analisi mirate delle fonti idriche e, laddove necessario, assistenza tecnica da parte del dipartimento Prevenzione della Asl per interventi correttivi. “Con questo intervento innovativo”, sottolinea il direttore generale della Asl, Luigi Fruscio, “vengono affiancate le aziende in un percorso di autovalutazione del rischio legionella, fornendo strumenti concreti di prevenzione e monitoraggio, in un’ottica di collaborazione e assistenza continua a tutela dei cittadini, siano essi anziani, persone non autosufficienti o turisti”.
Vincenzo Murgolo