Dal periodo pandemico il 55% delle persone lava le mani almeno 5 volte al giorno
“Ti sei lavato le mani?” chiedeva Anna Moroni in tv qualche anno fa nella trasmissione “La prova del cuoco” e la sua vocina divenne un tormentone per gli italiani. Non immaginavamo che il “lavarsi le mani” sarebbe diventato fondamentale qualche tempo dopo e oggi scopriamo che lavarsi le mani: per due italiani su tre è diventato importante con il Covid. Emerge da un’indagine diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’igiene delle mani nel corso di un evento al Policlinico Gemelli. La ricerca è stata svolta dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, nato dalla collaborazione tra Gruppo Credem e l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) di
Università Cattolica.
Dall’indagine emerge che il Covid ha modificato le abitudini degli italiani, il 55% si lava più spesso le mani, ma manca percezione delle abitudini più a rischio e di come lavarle: solo il 18% lo fa dopo aver usato lo smartphone ed il 50% correttamente. Ogni giorno laviamo le mani in media 6,5 volte, il 37% le lava tra 4 e 7 volte al giorno e il 24% almeno 3 volte al giorno.
Quasi un italiano su cinque (19%) lava le mani oltre 10 volte al giorno. In particolare, tale pratica è più diffusa tra le donne (6,9 volte al giorno) rispetto agli uomini (6 volte al giorno) e i giovani sono tra i più attenti all’igiene delle mani: se le lavano in media 6,8 volte al dì fra i 18-44 anni (6,4 volte al dì tra i 45-64 e 6 volte al dì gli over 64).
Il sapone è utilizzato dal 99% degli intervistati, con una maggiore diffusione del sapone liquido (87%) rispetto alla classica saponetta (32%). L’utilizzo di gel e salviette risulta meno frequente: il 29% degli intervistati usa gel igienizzante e il 7% le salviette. Per il 50% degli intervistati il rischio maggiore di una cattiva igiene delle mani è la possibile
trasmissione di germi da una parte sporca del corpo a una parte pulita, per il 40% il maggiore rischio è il passaggio di germi a soggetti fragili.
Angela Tangorra