Si amplia la platea dei lavoratori che, con la prossima manovra, beneficeranno degli effetti del taglio del cuneo fiscale. Ad annunciarlo è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che fa sapere che salirà da 35mila a 40mila euro la soglia di reddito interessando, così, 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto ai 13 già toccati dalla misura attualmente in vigore. Per le pensioni minime, dovrebbe essere confermato l’incremento del 2,7% oltre all’inflazione. Nel 2025, dovrebbero quindi arrivare a 620,92 euro crescendo di sei euro rispetto ai 614,77 attuali. Nella manovra inoltre dovrebbe essere introdotta la possibilità di usare i fondi integrativi alimentati con il Tfr per consentire di andare in pensione a coloro che non hanno raggiunto l’importo dell’assegno sociale con il sistema contributivo e andare così in pensione di vecchiaia a 67 anni. L’intervento sulle pensioni minime dovrebbe riguardare oltre 1,8 milioni di assegni. Ci saranno inoltre incentivi fiscali per chi deciderà di restare al lavoro pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata con Quota 103 e chiederà di avere in busta paga la quota di contributi a carico del dipendente (il 9,19%) avendo l’assegno pensionistico che terrà conto di quanto non versato.
Michela Lopez