Zero Iva su pane, pasta e latte per 12 mesi, taglio del cuneo fiscale di tre punti. Sono alcuni dei punti affrontati e ipotizzati ieri nella riunione sulla Manovra a palazzo Chigi: si punta ad un pacchetto famiglia con sostegno ai nuclei più deboli, alle famiglie complessivamente un miliardo: una manovra complessiva da 30 miliardi di euro. Pensioni verso quota 103, cioè 62 anni di età più 41 di contributi versati. Ipotesi stop allo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero. Per le cartelle sotto 1.000 euro stralcio o importo ridotto. Il ministero della Famiglia propone il raddoppio da 100 a 200 euro della maggiorazione forfettaria dell’assegno unico universale per i nuclei familiari con quattro o più figli, e 100 euro in più per i nuclei familiari con figli gemelli. Allo studio anche il rifinanziamento di bonus tv e decoder. Un fondo per aiutare i minori a conoscere il web per difendersi dalle truffe.
Tra le misure della legge di bilancio attesa in Consiglio dei ministri lunedì, dovrebbero trovare spazio anche l’aumento delle soglie attuali del credito d’imposta dal 30 al 35 per cento, l’estensione della platea dei beneficiari della flat tax per le partite Iva (da coloro che hanno un fatturato fino a 65mila a coloro che arrivano a 85mila euro). Si studia l’azzeramento dell’Iva sui beni di primo consumo ma anche la riduzione al 5% sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile (assorbenti).
Al vaglio anche l’ipotesi di introduzione di una tassa sulla ‘consegna a domicilio’ per favorire i negozi di prossimita’ (ma sarebbero esclusi gli alimentari). Confermata, invece, la ‘stretta’ sul reddito di cittadinanza e sui superbonus edilizi. La stretta sul reddito dovrebbe portare riduzioni progressive del sussidio e una maggiore severita’ per gli ‘occupabili’, oltre a servire per finanziare il taglio del cuneo fiscale. Per superare lo scoglio della legge Fornero, si va, infine, verso l’introduzione di ‘quota 103′ a partire dal primo gennaio 2023 (la possibilita’ di andare in pensione con 41 anni di contribuzione e una soglia minima di 62 anni di eta’).
Mentre riguardo alla rottamazione delle cartelle esattoriali non sarebbe previsto lo stralcio delle cartelle sotto i mille euro; agevolazioni e rateizzazioni per il pagamento del pregresso delle altre.
Il vertice di maggioranza e’ durato poco meno di due ore. Con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni i capigruppo dei partiti di centrodestra, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il viceministro Maurizio Leo e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Prudenza e’ stata la parola d’ordine di Meloni e del leghista Giorgetti. Il momento e’ delicato, bisogna tenere i conti
pubblici in ordine ma non per questo rinunceremo alle nostre battaglie, ha avvertito il premier. C’e’ chi ci ha dipinto – ha sottolineato Meloni – come quelli che vogliono sfasciare i conti, ma noi porteremo avanti una legge di bilancio seria e credibile.
Cautela di Giorgetti: “E’ stato un incontro interlocutorio, ho rappresentato un quadro di prudenza e confido nel fatto che le forze politiche con responsabilita’ sosterranno questo approccio”, ha ammonito il ministro assicurando di “essere determinatissimo a tenere la barra dritta” con alcune priorita’: “sostenere in questa fase le fasce piu’ deboli e le imprese che devono fare i conti con la crisi energetica”.
Stefania Losito