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Manovra, via libera del Consiglio dei ministri: Reddito di cittadinanza ridimensionato, misure per famiglie, imprese e lavoratori

Niente taglio dell’Iva su pane e pasta; benzina e sigarette più care

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito la Legge di Bilancio approvata nella notte dal Consiglio dei ministri, importante e coraggiosa. Una manovra economica a sostegno dei cittadini, con particolare attenzione ai redditi bassi e alle categorie in difficoltà. “L’Italia torna a correre” ha scritto Meloni su Telegram.

Ridimensionato il Reddito di Cittadinanza che scomparirà nel 2024, forse sostituito da un’altra misura. Non è passato, invece, il taglio dell’Iva su pane, latte e pasta. Rimane, invece, su prodotti della prima infanzia e assorbenti.

Introdotta una riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con i redditi più bassi, aumentate leggermente le pensioni minime. Previsto lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro, ma ci saranno meno fondi per l’emergenza sul caro benzina.

Vediamo di seguito più nel dettaglio i punti principali introdotti con la legge di Bilancio, la prima del governo Meloni, che vale quasi 35 miliardi di euro di interventi.

MISURE CONTRO IL CARO ENERGIA – La maggior parte delle risorse della Manovra, 21 miliardi di euro, sono destinate alle misure contro il caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese. Confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. Per il comparto sanità (1,4 miliardi per il 2022 e 500 milioni per il 2023) e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanziati circa 3,1 miliardi complessivi.

REDDITO DI CITTADINANZA – Per il Reddito di Cittadinanza si apre un periodo di transizione che porterà all’abolizione definitiva della misura nel 2024. Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro e che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di otto mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si perde la possibilità di usufruirne anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro congrua. Il Reddito di Cittadinanza sarà poi abrogato il 1° gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. Previsto un risparmio di 734 milioni di euro per il 2023.

PACCHETTO FAMIGLIA – Innalzata la soglia Isee, da 12 mila a 15 mila euro, per ricevere il bonus sociale bollette per le famiglie più fragili. Dal 2023 assegno unico per le famiglie con tre o più figli. Sarà maggiorato del 50% per il primo anno. Confermato l’assegno per i disabili. Introdotto un mese di congedo per i primi sei anni dei figli che si aggiungerà alle altre misure già in vigore in materia di congedi parentali.

MISURE CONTRO L’INFLAZIONE – Riduzione dell’Iva dal 10% al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. La novità è l’istituzione di un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila euro gestita dai Comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.

TAGLIO DEL CUNEO FISCALE – L’intervento prevede l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20.000 euro. La riduzione del cuneo è tutta a beneficio dei lavoratori. I premi di produttività sono tassati al 5% fino a 3.000 euro. Sono previste agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

FLAT TAX PER LAVORATOR AUTONOMI – Introdotta per i lavoratori autonomi una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. Estesa la flat tax al 15% per autonomi e partite iva con ricavi fino a 85mila euro.

PENSIONI – Stop alla legge Fornero. Parte un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro viene rifinanziato il bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%. Prorogata per il 2023 l’Opzione donna, con alcune modifiche. Si può andare in pensione in anticipo in base al numero di figli: a 58 anni con almeno due figli, a 59 con un figlio, a 60 senza figli.

TREGUA FISCALE – Saranno cancellate le cartelle esattoriali fino al 2015 con un importo fino a mille euro. Possibile la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 5% sui debiti del biennio 2019-2020. Rateizzazione fino a 5 anni.

LIMITE AL CONTANTE – Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

IMPRESE – Sospesa nel 2023 l’entrata in vigore di “plastic tax” e “sugar tax”, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. Rifinanziato il Fondo garanzia Pmi per un miliardo. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro).

ENTRATE ED EXTRAPROFITTI – Previsto un aumento della tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche fino al 31 luglio 2023. Dall’attuale aliquota del 25% si passerà al 35% nel 2023 come consentito dal Regolamento Ue. Al riguardo cambia anche la base imponibile, non più sul fatturato ma sugli utili. SIGARETTE E CARO BENZINA – Dal 1° dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0,25 centesimi per litro a 0,15, mentre per il gpl da 0,085 per kg a 0,051. La riduzione degli sconti non ha effetto sugli autotrasportatori che possono contare su altri regimi agevolati. Previsto un aumento al prezzo delle sigarette che frutterà 138 milioni.

Gianvito Magistà

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