Nel “dialogo tra il rettore e il rappresentante degli studenti” è emerso un “disorientamento tra i giovani del nostro tempo che affiora. Il rappresentante degli studenti ha detto che la generazione Z è vista come “disorientata, come inerte, estraniata dalla realtà”. “Sinceramente non so da dove possono uscire queste valutazioni così difformi dalla realtà, così sbagliate, sulle nuove generazioni – ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella parlando a Vercelli all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Piemonte orientale – personalmente penso, trovandone conferme, che questa generazione sia un motivo di speranza per il nostro Paese”. “Sono anche convinto – ha detto
ancora il presidente – che il disorientamento che realmente talvolta affiora sia responsabilità di noi adulti. Come potrebbero i giovani sentirsi a loro agio, trovare parametri di riferimento o coordinate di comportamento nel mondo che oggi gli adulti presentano loro? Allora, in questo momento storico, ritorna con forza e va richiamato il ruolo delle università, della formazione culturale, di quello che il rettore ha chiamato il mestiere più bello del mondo, cioè quello di trasmettere cultura, sapere, conoscenza, quello di rendere i giovani protagonisti, di fare in modo che siano capaci di spirito critico, padroni della conoscenza per il futuro. Questo è il veicolo per fare emozionare gli studenti: difficile trovare un’espressione più significativa e pregnante, ‘far emozionare gli studenti’, trasmettendo loro cultura e conoscenza. Questo compito straordinario – ha sottolineato il capo dello Stato – è affidato ai nostri atenei”.
Il presidente della Repubblica è al Teatro Civico di Vercelli, dove si tiene la cerimonia con il conferimento della laurea honoris causa in medicina e chirurgia a Mariella Enoc.
Accanto a Mattarella sono presenti la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, il ministro della Pubblica amministrazione e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. L’ingresso del presidente è stato
accolto dall’Inno di Mameli, eseguito dal coro e dall’orchestra dell’ateneo. Subito dopo hanno suonato l’Inno europeo.
La ministra Bernini parla di “flessibilità, multidisciplinarietà, partecipazione, interattività e valorizzazione delle soft skill” come dei “temi su cui il ministero sta lavorando, guardando a una riforma che superi alcuni vincoli legati all’aggiornamento della didattica”. “State sperimentando – ha aggiunto – una nuova forma di università in un Paese che non rinuncia alla sua storia, cercando di sanare numerosi gap che il sistema universitario ha accumulato. Ma dobbiamo fare di più”.
Stefania Losito