Sono tornati in carcere 3 dei sette detenuti evasi ieri dal carcere minorile “Beccaria” di Milano. Uno è stato convinto dai genitori; il secondo dalla sorella. L’ultimo era a casa della nonna. La donna, allarmata, ha chiamato le forze dell’ordine per informarle.
Secondo quanto ricostruito, i sette sono fuggiti attraverso un cantiere, utilizzando un lenzuolo per scavalcare il muro di cinta. I ragazzi erano in cortile per l’ora d’aria. Alcuni hanno distratto la guardia giurata che li sorvegliava, facilitando la fuga.
Subito dopo, all’interno dell’istituto è scoppiata una rivolta. Incendiati materassi e suppellettili. L’ala in cui si sono manifestati i disordini è inagibile. Ma è polemica per lo stato in versa la struttura. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha chiesto l’intervento del governo. E’ dello stesso parere anche lo storico cappellano, Don Claudio Burgio. Ha sottolineato le carenze della struttura, senza direttore da 20 anni, e oggetti di interventi infiniti, negli ultimi 16. “Mi richiameranno e torneranno”, ha dichiarato. In base ad alcune indiscrezioni, i 4 ragazzi ricercati avrebbero le ore contate. Sette tra i presunti responsabili dei disordini sono stati trasferiti all’Istituto Fornelli di Bari.
Michele Paldera