“Presto vi faremo trovare altri soldi”, la coppia bresciana accusata di aver gestito un maxi giro di fatture false ha deciso di collaborare con la giustizia. Ma la quantità di denaro è così abbondante che non vederla è impossibile. Dopo gli otto milioni di euro in contanti nascosti nel giardino dell’abitazione in provincia di Brescia, la Guardia di Finanza ha scoperto 1,6milioni di euro in banconote da 20, 50 e 100 euro, nel sottotetto della stessa abitazione.
Il sistema fraudolento è complesso. La coppia di coniugi che lo gestiva, secondo l’accusa, si è costituita dopo un breve periodo di latitanza all’esterno. Giuliano Rossini, 47 anni, e la moglie Silvia Fornari, 40 anni, ufficialmente gestivano un’azienda che si occupa di materiali ferrosi. Non si esclude fosse il centro del riciclaggio. Il sospetto si fonda su un episodio della lunga inchiesta: l’arresto di un imprenditore che aveva in macchina uno scatolone con all’interno 153mila euro in contanti. Denaro prelevato poco prima dall’azienda di Rossini. Coinvolti anche il figlio 22enne della coppia e la zia.
Michele Paldera