La proposta di accordo di Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è stata definita “inaccettabile” dal governo di Israele, che ha però fatto sapere che una delegazione andrà al Cairo, in Egitto, per condurre “una valutazione sulla capacità di Hamas di cambiare le sue posizioni”. A riferirlo è una fonte israeliana citata dai media. Già ieri il Gabinetto di guerra di Tel Aviv aveva definito la proposta di accordo presentata dalla fazione islamica “lontana dai requisiti necessari per Israele”.
Secondo Hamas, tuttavia, “l’occupazione di Rafah conferma l’intenzione dell’occupazione di interrompere gli sforzi di mediazione per il cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri, nell’interesse personale di Netanyahu e del suo governo estremista”. È stata la stessa fazione islamica a ribadirlo in un messaggio su Telegram. “Chiediamo all’amministrazione degli Stati Uniti e alla comunità internazionale”, si legge ancora, “di esercitare pressioni sull’occupazione per fermare questa escalation che minaccia la vita di centinaia di migliaia di civili sfollati a Rafah e nell’intera Striscia di Gaza”.
Al Cairo, intanto, è arrivata una delegazione di alto livello del Qatar con l’obiettivo di una mediazione congiunta egiziano-qatariota-americana per raggiungere un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il governo di Doha, ha sottolineato ieri il portavoce del ministero degli Esteri, Majid Al-Ansari, “spera di raggiungere un accordo di cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza, scambiare ostaggi e prigionieri e fornire assistenza umanitaria in tutte le aree della Striscia stessa”.
Vincenzo Murgolo