Le elezioni di medio termine negli Stati Uniti definiranno il quadro politico da ora a quando ci saranno le nuove elezioni nel 2024. Servono a tastare il polso della popolazione, gli umori e la soddisfazione nei confronti di Biden, ma anche il futuro dei repubblicani tra Trump e DeSantis. E ancora, come cambieranno gli asset mondiali tra due anni.
A poche ore dalla chiusura dei seggi, i repubblicani avanzano verso la conquista della Camera mentre il Senato
resta appeso ad alcuni testa a testa, come in Pennsylvania tra il vice governatore dem John Fetterman e il
chirurgo Mehmet Oz, e in Georgia tra il reverendo dem Rafael Warnock e l’ex campione di football Herschel Walker. Per ora niente ondata rossa in cui sperava il Grand Old Party e i democratici sembrano aver evitato la catastrofe.
Secondo gli ultimi dati aggiornali, il partito dell’Elefante ha strappato sei seggi alla Camera (solo 1 i dem), mentre nella Camera alta e’ parita’ (46 a 46 con 8 Stati ancora da assegnare).
Intanto al tycoon è andata bene in alcuni duelli, come con il finanziere-scrittore JD Vance, salito alle cronache per il suo libro divenuto poi un film su Netflix ‘Hillbilly Elegy’,mentre in Pennsylvanya ha preso una sconfitta del suo alleato (negazionista) Doug Mastriano, battuto dall’attorney general dem Josh Shapiro nella corsa a governatore. Il partito dell’Asinello vince la gara per il governatore anche nei feudi della California con Gavin Newsom (come previsto) e di New York con Kathy Hochul (tra qualche difficolta’) ma la perde in Georgia con Stacey Abrams, sconfitta per la seconda volta da Brian Kemp (un repubblicano ostile a Trump). Un flop in serie che si aggiunge a quello di Beto O’Rourke nella corsa in Texas per il Senato, terza debacle consecutiva in 4 anni.
DESANTIS – In queste elezioni c’è in ogni caso già un grande vincitore: l’italo-americano Ron DeSantis, riconfermato a valanga governatore della Florida. Un “successo storico”, come lo ha definito lui stesso, che rafforza le sue ambizioni presidenziali facendolo entrare in rotta di collisione con Trump, che lo ha ‘dimenticato’ nel discorso al party delle congratulazioni e ha fatto sapere di essere pronto a spiattellare “cose non belle” su di lui perché lo conosce “più di chiunque altro, forse più di sua moglie”.
I PRIMATI DEMOCRATICI – Tanti i primati di questa tornata elettorale: tra gli altri la dem Maura Healey, prima donna e prima candidata gay ad essere eletta governatrice in Massachusetts, il dem Wes Moore, primo governatore afroamericano del Maryland, il 25enne Maxwell Alejandro Frost, primo membro della generazione Z ad ottenere un posto al Congresso, tutti del partito democratico.
Stefania Losito