Sono arrivati stamani alle sei gli 85 migranti della nave Rise above della ong tedesca Life line. Le persone accolte sono per lo più provenienti dal Corno d’Africa: tra loro ci sono 10 donne e 26 minori di cui 23 non accompagnati.
La prefettura ha organizzato la gestione di eventuali emergenze di natura sanitaria e il primo soccorso. Sulla banchina anche i volontari della Croce rossa che hanno allestito un gazebo per aiutare i migranti.
L’APPELLO DELLA PREFETTA DI BARI – “Devo continuare a lanciare l’appello: purtroppo abbiamo bisogno di ancora tante altre strutture, di offerte di strutture in particolare per minori ma anche per adulti”, ha detto la prefetta di Bari, Antonia Bellomo, mentre seguiva le operazioni al porto del capoluogo pugliese. “I minori troveranno una sistemazione in strutture deputate a questo – ha aggiunto – quindi qualcuno andrà nelle strutture di Taranto e di Brindisi” mentre “per i casi più fragili il Comune di Bari troverà una sistemazione. Anche la Diocesi di Bari-Bitonto ci ha dato una mano per due minori che hanno meno di 14 anni”. “La situazione sanitaria dei migranti è abbastanza buona”, ha continuato Bellomo spiegando che “sono stati tutti sottoposti a visita medica. In due casi è stato necessario il ricovero per accertamenti perché sono state riscontrate delle fratture ma diciamo che le condizioni di salute sono abbastanza buone, non sono stati riscontrati casi di particolare criticità”. Si tratta “indubbiamente di gente che scappa, che ha attraversato tante difficoltà. Ovviamente in questo momento pensiamo alla primissima accoglienza e poi ovviamente andranno nelle strutture dove ci sono anche gli psicologi”.
LE TESTIMONIANZE – “Abbiamo visto i bambini più piccoli. Si tratta di uno di nove mesi e di un altro di due anni,
entrambi accompagnati dalle loro mamme una delle quali minorenne. Il più piccolo ha avuto febbre forse causata da
disidratazione e sul corpo ha qualche segno non di violenza ma da incidenti” avvenuti durante la traversata. Lo ha detto Fabrizio Colella, medico della Medicina e accettazione di urgenza dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari dopo aver visitato alcuni dei 26 minori sbarcati dalla nave. Il bimbo di nove mesi “è stato sottoposto alle prime cure,
liberato dal muco e ora è in ospedale dove probabilmente sarà ricoverato avendo anche la mamma minorenne”, ha continuato il medico precisando che “il bimbo di due anni era in condizioni migliori e dopo le prime cure non abbiamo ritenuto utile che andasse in ospedale”.
LO SBARCO A LEUCA – E’ riuscito a entrare nel porto di Leuca verso le 3 il peschereccio con a bordo 129 migranti che
era stato avvistato nella tarda serata di ieri al largo delle coste salentine, in difficoltà a causa delle avverse condizioni
meteo marine che hanno reso difficili le operazioni di soccorso. Le persone a bordo dell’imbarcazione lunga 18 metri sono in condizioni “discrete”. Tra loro alcune donne e anziani molto affaticati, disidratati e stremati dal viaggio. Sono 40 in totale i minorenni. Cento dei migranti sbarcati provengono dall’Afghanistan. A prestare assistenza sul posto sono stati gli operatori della Croce rossa e della Caritas. I soccorsi sono avvenuti sotto il coordinamento della Guardia costiera di Bari, con tre motovedette Sar di Gallipoli, Otranto e Santa Maria di Leuca.
Stefania Losito