L’Onu non può “voltarsi dall’altra parte” sulla questione dei migranti. Lo ha affermato la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Rivolgendosi ai partner internazionali, la premier ha chiesto di “rifiutare ogni ipocrisia e dichiarare una guerra globale ai trafficanti di esseri umani” e di agire tutti insieme contro la “nuova schiavitù”, quella dei migranti illegali. La premier, a quanto si è appreso, non è andata al tradizionale ricevimento organizzato dal presidente americano, Joe Biden, e non ha parlato al Consiglio di Sicurezza, che vorrebbe riformare per renderlo “più equo ed efficace”. Dopo aver parlato all’Assemblea generale, Meloni ha poi lasciato New York ed è ripartita per l’Italia, dove farà ritorno nel primo pomeriggio.
In Italia, intanto, è scontro tra esecutivo e governatori del centrosinistra sui Centri di permanenza per i rimpatri. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato della possibilità di realizzarne uno a Ventimiglia, in Liguria. “Dialogheremo con tutti”, ha avvertito il titolare del Viminale, “ovviamente lo faremo cercando però di imporre la linea del governo”. L’esecutivo punta a crearli nelle 12 regioni che ancora ne sono sprovviste. Disponibilità piena al progetto del governo è arrivata dal governatore della Liguria, Giovanni Toti. “Abbiamo già dato al ministro”, ha spiegato, “la disponibilità a collaborare per dare un’ordinata risposta a una crisi che non è risolvibile in pochi giorni e neppure esclusivamente a livello nazionale”. “Se arriva il ministero dell’Interno e vogliono fare il Cpr qui, io gli dirò che sono assolutamente contrario sul territorio della regione”, ha invece dichiarato il governatore della Toscana, Eugenio Giani. Dall’Emilia Romagna il governatore, Stefano Bonaccini, ha invece annunciato che a breve incontrerà Piantedosi, mentre in precedenza aveva lamentato l’assenza di interlocuzione. Scettico il governatore della Campania, Vincenzo De Luca: “Non abbiamo capito ancora cosa voglia realizzare il governo, quindi siamo nell’impossibilità di esprimerci. Noi abbiamo già qui centri di accoglienza”.
Oggi, intanto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il suo omologo tedesco, Frank-Walter Steinmeier, visiteranno un centro di accoglienza in Sicilia.
Vincenzo Murgolo